Caravaggio: la vita e lo stile di un artista eccentrico

Anche tu sei innamorato delle bellissime opere di Caravaggio? Vorresti saperne di più riguardo alla sua vita e alle innovazioni che ha portato nel campo della pittura?

Ti trovi nel posto giusto!

Come spesso accade, la fama degli artisti è dovuta anche alla loro vita avventurosa e a volte dissoluta. La vita di Caravaggio è stata correlata da numerosissimi colpi di scena ed ebbe non pochi problemi con i suoi committenti.

Famoso per essere un donnaiolo e per le violente risse a cui prendeva parte, gli ultimi studi del professor Pacelli dell’Università di Napoli sembrano addirittura accertare che la morte di Caravaggio fu causata da emissari dei cavalieri di Malta, che lo avrebbero assassinato per l’offesa arrecata a un potente cavaliere.

Ma è nei dipinti di Caravaggio che troviamo espresso tutto il suo realismo che non solo lo ha reso unico, ma che ha generato molti imitatori e seguaci (Tra cui anche Artemisia Gentileschi)

In questo post ti racconterò la vita Caravaggio e ti spiegherò in maniera semplice la sua innovazione nel campo delle arti pittoriche.

La vita di Caravaggio

Michelangelo Merisi, conosciuto come Caravaggio, nacque a Milano nel 1571. Il suosoprannome, Caravaggio appunto, deriva dal fatto che si credeva fosse nativo di quel paese. In realtà la sua famiglia ebbe stretti rapporti con questa località, ma l’artista nacque a Milano.

Fu una persona molto particolare: arrivò a Roma ancora molto giovane e, grazie alla protezione dal Cardinal del Monte, non ci mise molto a diventare famoso. Giunse nella città Eterna forse in fuga dalla giustizia milanese per un omicidio. Visse infatti una vita molto movimentata a causa del suo carattere eccentrico e rissoso.

Uno dei punti chiavi delle sue opere risiede nel fatto che Caravaggio voleva rappresentare la gente del popolo. Nelle sue tele egli si servi infatti spessissimo non di modelli ma di prostitute e poveri come modelli per le Vergini ed i Santi. Ovviamente questo provocò aspre discussioni con la chiesa ed i committenti. Ma i dipinti di Caravaggio sono particolari soprattutto per i loro incredibili effetti di luce e per l’espressività dei suoi personaggi.

Lo stile di Caravaggio

Caravaggio dipingeva seguendo l’esempio di Tiziano e Giorgione, i cosiddetti “maestri del colore”. Li aveva potuti ammirare a Venezia durante la sua adolescenza, ma aggiunse degli effetti di luce che resero le sue tele assolutamente uniche.

Le ombre, i colori e le luci furono reinventate ed usate come in delle foto artistiche. Inoltre, creò dei personaggi molto espressivi e nuovi punti di vista. Per esempio ne “il riposo durante la fuga in Egitto”presso Galleria Doria-Pamphilji, l’angelo è voltato e san Giuseppe sembra davvero un povero falegname, incantato dalla musica celestiale. Anche nei dipinti di Caravaggio a San Luigi dei Francesi, possiamo vedere gli stessi particolari effetti di luce.

Sono notevoli le differenze tra manierismo, ispirato alla pittura di Raffaello Sanzio e Michelangelo Buonarroti, ed i dipinti di Caravaggio, semplici, sobri e pieni di vita e sentimento.

Grazie alle sue intuizioni, egli fu un innovatore totale nella storia della pittura.

Caravaggio conversione di San Paolo

I colori: come pitturava Caravaggio

Michelangelo Merisi fu sperimentatore anche dal punto di vista tecnico.

Ho scoperto con sorpresa che, per i suoi dipinti, Caravaggio utilizzava preparati a base di mercurio, distillato di lucciole e anche mummia, un tipo di pigmento ricavato dalle carni degli animali e trattato con una tecnica utilizzata anche per la mummificazione.

Molto interessante questo articolo in proposito.

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Perché è un pittore maledetto?

La vita e l’arte di Caravaggio sono stati oggetto di molte discussioni negli ultimi anni.

Questo personaggio cosi eccentrico quasi anticipa gli artisti della Parigi bohémien e l’ideale del genio eccentrico e rissoso. Anche Michelangelo Buonarroti aveva una personalità poco rispettosa dell’autorità, ma il Merisi era conosciuto proprio come attaccabrighe.

Il realismo che si può notare nelle opere di Caravaggio è talmente presente che quasi esaspera le emozioni, portandole al limite. Oltre a questo, l’abitudine di utilizzare persone comuni e prostituti nelle sue opere, ha condizionato non poco la sua fama di artista.

Molto interessante è l’episodio riguardante il dipinto di Caravaggio: la Morte della Vergine. Questa opera dell’artista venne infatti rifiutata dal committente perché la Madonna raffigurata era priva di qualsiasi attributo mistico. Si dice addirittura che per la realizzazione del dipinto Caravaggio utilizzò come modello una prostituta trovata morta nel Tevere. Questo spiegherebbe il ventre gonfio della donna ed i colori del viso. Fecero molto scandalo per l’epoca i piedi ritratti nudi fino alla caviglia.

Nonostante tutto i dipinti di Caravaggio restano tra i più belli della storia dell’arte.

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Come era visto Caravaggio dai suoi contemporanei

Karel Van Mander era un pittore e poeta fiammingo. Tradusse in olandese “le vite de’ più eccellenti pittori (…)” di Vasari e vi aggiunse un libro sui pittori fiamminghi e le loro vite. E’ molto interessante vedere la sua opinione su Caravaggio e quello che si diceva di lui all’epoca:

“C’è anche un Michelangelo da Caravaggio che fa a Roma cose meravigliose. [Però] accanto al buon grano c’è l’erbaccia: infatti, egli non si consacra di continuo allo studio, ma quando ha lavorato un paio di settimane se ne va a spasso per un mese o due, con la spada al fianco e un servo dietro di sé, e gira da un gioco di palla all’altro, sempre pronto ad attaccare briga e ad azzuffarsi, tanto che è raro che lo si possa frequentare. […] Nonostante questo, la sua pittura è fuori discussione.”

“non esegue un solo tratto senza farlo direttamente dal modello vivo. E questa non è una cattiva via per giungere a buon fine, perché dipingere servendosi di disegni (anche se tratti dal vero) non è così sicuro come tenersi il vero davanti e seguire la natura in tutta la varietà dei suoi colori; ma bisogna anzitutto che il pittore adotti il criterio di scegliere dal bello le cose più belle.”

Francesca Marini (a cura di), Caravaggio, 1ª ed., introduzione di Renato Guttuso, Rizzoli/Skira, Milano, 2003

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Le sue opere a Roma nel mondo

Oggi si possono ammirare molte sue opere a Roma. Ne troverai a Santa Maria del Popolo, Palazzo Barberini, a San Luigi dei Francesi, ai Musei Vaticani, ai Musei Capitolini, alla galleria Doria Pamphilji e in altri musei e chiese della capitale.

Ma le opere di Caravaggio oggi sono in molti altri musei del mondo, poiché la sua fama, ieri come oggi, è universale.

Ho perfino trovato delle sue opere alla pinacoteca di Brera di Milano, alla Gemaldegalerie di Berlino, al Louvre di Parigi, al Prado di Madrid, a Malta, dove lavorò per alcuni anni e cosi via.

Commenti su Caravaggio?

Conosci altre opere di Caravaggio?

Scrivimi pure nei commenti per qualsiasi dubbio o se vuoi approfondire questo argomento insieme a me.

Elisa

Elisa

Ciao, io sono Elisa! Sono una storica dell’arte e travel blogger. Ho uno spirito nomade e adoro viaggiare per scoprire posti nuovi, scrivere e vivere nuove esperienze! Dal 2012 ho creato arttrip.it per condividere le mie esperienze di viaggio con tutti voi. Foto scattate con Panasonic GH5

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