Il Priorato di Malta sull’Aventino è sicuramente uno dei luoghi più romantici di Roma. É qui che ogni giorno centina di turisti si mettono in fila per osservare la cupola di San Pietro attraverso un piccolissimo buco della serratura. L’effetto prospettico creato al di là della porta del priorato di Malta è infatti uno spettacolo unico al mondo ma in pochi sanno che perfino che il giardino è visitabile.
Se hai appena scoperto questo luogo suggestivo e vorresti scoprire come visitare il priorato di Malta sull’Aventino, devi sapere che le visite sono concesse solo su prenotazione e solo in alcuni precisi orari e giorni della settimana.
Se vuoi passare oltre la porta del “buco della serratura” più famoso di Roma, visitare i bellissimi giardini del Priorato di Malta e capire più a fondo chi sono questi misteriosi cavalieri, non ti resta che visitare l’antica Villa Magistrale sul colle Aventino.
I giorni per visitare il priorato di Malta sono tutti i venerdì dell’anno dalle 9:30 alle 12:30. In più c’è un’apertura straordinaria un sabato al mese. Per prenotare la visita ai giardini del priorato dei Malta è molto semplice, ti basta inviare un’email a visitorscentre@orderofmalta.int
Se invece stai organizzando le vacanze a Roma in estate, fai attenzione, perché il priorato di Malta a Roma è invece chiuso nel mese di agosto.
Io ho avuto la fortuna di visitare questo bellissimo giardino in una calda giornata di Ottobre ed è inutile dire che mi è piaciuto moltissimo!
Vuoi conoscere la mia esperienza?
Te la racconto qui sotto.
Indice degli argomenti
- I cavalieri di Malta, tra mito e realtà
- La villa del Priorato di Malta
- Il buco della serratura a Roma
- All’interno del Giardino del Priorato di Malta
- Il simbolismo all’interno del Priorato
- La chiesa di Santa Maria del Priorato
- L’interno della chiesa di Santa Maria del Priorato
- La tomba di Piranesi
- Piccolo riassunto della storia dei Cavalieri di Malta
- Informazioni per la visita al Priorato dei Cavalieri di Malta
I cavalieri di Malta, tra mito e realtà
Probabilmente ti sarà già capitato di sentirlo o forse anche tu hai confuso i due ordini, ma capita molto spesso di confondere i Cavalieri di Malta con i Templari. Alcuni pensano invece che siano un ordine monastico, altri ancora che, per diventare cavaliere di Malta, bisogna per fora provenire da questo paese.
Insomma, sull’ordine dei cavalieri di Malta regna una grande confusione.
Io stessa, varcata la porta del Priorato di Malta a Roma, mi aspettavo di trovare uomini intonacati a cavallo, una spada al fianco e una croce a otto punte sul mantello.
In realtà quest’ordine antichissimo ha perso gran parte del suo carattere militare e oggi si occupa soprattutto di assistenza. Si tratta infatti di un ordine ospedaliero.
L’avresti mai detto?
Ora ti spiego la loro antichissima storia!
La villa del Priorato di Malta
Oggi la villa del Priorato di Malta o villa Magistralis si trova sul colle Aventino a Roma, in una posizione rialzata dalla quale si può ammirare tutta la città eterna.
In epoca romana invece, questo era un luogo sacro dove si trovavano diversi templi dedicati al culto degli dei pagani. Tuttavia, come è accaduto anche per Santa Maria Sopra a Minerva, le fondamenta di questi templi antichissimi sono state riutilizzate e sfruttate per edificare edifici più moderni o anche basiliche cristiane. Poco lontano infatti si trova la bellissima Basilica di Santa Sabina all’Aventino che ti consiglio di visitare.
E dopo l’epoca romana?
Dopo le devastazioni delle invasioni barbariche e quindi durante il Medioevo, su questo colle fu costruito un monastero benedettino che poi fu poi ceduto ai templari.
Come saprai, l’ordine dei templari è stato ufficialmente soppresso il 22 marzo 1312 da Papa Clemente, e fu quindi dopo questo momento che i cavalieri di Malta stabilirono sull’Aventino, facendone il loro quartier general a Roma.
Solo nel 1765 si decise di ristrutturare la villa: l’opera fu affidata a Giovanni Battista Piranesi. Fu lui a costruire la bella piazzetta antistante l’ingresso, lui a ricostruire la piccola chiesa di Santa Maria del Priorato e a creare la prospettiva del “buco della serratura” rendendolo uno dei posti più romantici di Roma.
Ma non è finita qui!
Il buco della serratura a Roma del Priorato di Malta
Come ti dicevo all’inizio, Il buco della serratura del priorato di Malta è famoso perché permette di avere una visuale perfettamente inquadrata della cupola di San Pietro in Vaticano. Ogni giorno e ogni sera, romani e turisti si recano in quello che è diventato uno dei luoghi più romantici di Roma, solo per ammirare il trompe d’oeil che ci ha regalato Piranesi.
La prospettiva dal buco della serratura del priorato di Malta è stata studiata dall’architetto in maniera perfetta, con le linee di fuga del giardino che terminano proprio sul Cupolone e lo fanno sembrare più grande e più vicino di quanto non sia in realtà
Se infatti entrerai nel Priorato di Malta, ti renderai subito conto che, percorrendo lo stretto corridoio fatto di piante intrecciate, si accede alla terrazza e la cupola di San Pietro si mostra molto più lontana di quello che sembra all’ingresso.
Ah, se ti piacciono questi giochi di prospettive, sappi che ce ne sono diversi a Roma: uno dei più famosi è stato realizzato da Borromini all’interno di Galleria Spada. L’altro invece si trova a piazza Piccolomini da cui avrai ancora una bellissima visuale della cupola di San Pietro.
All’interno del Giardino del Priorato di Malta
La parte che ho amato di più della villa è senza dubbio il giardino del Priorato.
Qui si trova infatti l’unica testimonianza rimasta dell’epoca templare a Roma, rappresentata da un piccolo pozzo in pietra, numerosi busti di uomini illustri e delle siepi a forma di croci, molto ben curate.
L’impressione che mi ha dato è stata di armonia perfetta: sembra veramente di trovarsi in un’oasi di pace, lontana anni luce dal caos del traffico cittadino e dal viavai delle viuzze del centro di Roma.
Ma la bellezza di questo luogo antico non è data solo dalle perfette forme geometriche e dagli oggetti antichi, ma anche dalla natura stessa.
Al centro del giardino del Priorato di Malta si trova infatti un cedro del Libano. Non si tratta di un albero qualunque: non solo è il più grande d’Europa ma ha più di 600 anni! Ha un tronco enorme e rami ampi che coprono tutto intorno.
Si dice che perfino Michelangelo usasse riposare e disegnare sotto la sua ombra!
Immagina la mia emozione quando mi hanno raccontato questa storia!
Il simbolismo all’interno del Priorato
Negli ultimi anni si fa un gran parlare di simbologia, ed in particolare della simbologia Massonica. Ma questi simboli, che oggi ci sembrano così strani, tanto da dare adito a teorie complottiste e superstistioni, in realtà erano perfettamente normali all’epoca in cui il priorato di Malta à stato costruito.
Piranesi era infatti un architetto geniale ma anche un massone e un fine simbolista. Per questa ragione decise di dare una forma ben precisa alla villa del priorato di Malta e di disegnarne i contorni perché, dall’alto, potesse apparire come una nave.
La torretta su cui spicca la bandiera dell’ordine di Malta rappresenta l’albero maestro mentre il fitto intrico del giardino sono le corde della nave, pronte ad essere tirate per salpare l’ancora.
Questa simbologia rappresenta ovviamente la vocazione militare e di navigatori dell’ordine dei Cavalieri di Malta che passarono di isola in isola per tutto il Mediterraneo fondando città e villaggi che ancora oggi è possibile visitare, come la bellissima Rodi.
La chiesa di Santa Maria del Priorato e i suoi significati simbolici
La simbologia all’interno della villa di Piranesi è presente soprattutto nella piccola chiesa che si trova accanto al palazzo. É qui che hanno luogo le cerimonie più importanti ed è anche dove si trova il trono del gran maestro dell’ordine.
Questo edificio mi ha colpita perché è bianco sia all’esterno che all’interno e riesce ad essere sobrio ed elegante nonostante la ricchezza della decorazione.
Sulla facciata potrai vedere quattro lesene scanalate con i simboli dell’ordine gerosolimitano come la nave, la croce, armi ed emblemi militari. Il serpente qui non rappresenta il male ma riprende la vocazione ospedaliera dell’ordine: il serpente è un attributo di Esculapio, antico dio della medicina, ancora oggi rappresentato nel caduceo, simbolo della farmacia e della medicina.
Inoltre il colle Aventino inoltre era conosciuto come mons serpentarius, il monte dei serpenti.
Le due mezzelune incatenate rappresentano invece la sottomissione dei musulmani, eterni nemici dei cavalieri di Malta. Infine i castelli ricordano le rocche dove si riparavano e si organizzavano per controllare le isole e combattere gli assalitori.
L’interno della chiesa di Santa Maria del Priorato: stratagemmi geniali e studio della luce
L’interno della chiesa è un originale mix tra sobrietà neoclassica ed esuberanza barocca. Le forme sono regolari e semplici tranne che per la grande decorazione a stucco del soffitto, che celebra l’ordine, e le sculture dell’altare.
Le sculture sono un’opera di Tommaso Righi e rappresentano il fulcro della chiesa in un intreccio di forme, raggi, puttini. In un bassorilievo vi è la Madonna con il bambino mentre sopra puoi trovare San Basilio in gloria, molto venerato dall’ordine dei Cavalieri di Malta. Il santo poggia su un’arca, a metà tra un antico sarcofago ed una nave, ancora una volta, a ricordare la vocazione marinara e militare dei committenti.
Anche qui Piranesi utilizza uno dei suoi stratagemmi: il bianco dello stucco viene esaltato nei chiaroscuri delle sculture, dalla luce naturale proveniente da una finestra dietro l’altare, invisibile allo spettatore.
La parte posteriore del gruppo è inoltre perfettamente levigata e senza decorazione per permettere alla luce di filtrare facilmente ed andare ad illuminare il santo assunto in cielo, come se avesse una provenienza divina.
Insomma, uno stratagemma molto simile a quello usato in molte chiese di Bernini, come a sant’Andrea.
La tomba di Piranesi nella chiesa dei cavalieri di Malta a Roma
Dopo tutto il lavoro e l’impegno profuso per creare la chiesa dei cavalieri di Malta, Piranesi volle essere sepolto proprio in questo luogo sacro.
La statua a grandezza naturale, che fu posta a decorazione della sua sepoltura, fu realizzata da Angelini nel 1780. È una scultura unica a Roma per un monumento funebre di quell’epoca. Il grande architetto è ritratto pensoso, con tutti gli strumenti del suo mestiere, il compasso e la squadra.
Questi strumenti sono spesso associati anche alla massoneria di cui l’artista faceva ovviamente parte. I massoni d’altronde nascono come una confraternita di costruttori tanto che il termine maçon, in francese, designa ancora oggi il muratore.
Anche qui i rimandi simbolici non sono pochi.
Le torce rovesciate, ad esempio, rappresentano la morte; mentre il serpente intrecciato dietro alla testa dell’artista, l’uroboro, simboleggia l’eterna continuità degli eventi, della vita e dell’energia della natura.
L’artista è ritratto come un antico filosofo, appoggiato ad un’erma, un pilastro di marmo di forma rettangolare. Mentre in mano tiene un cartiglio con la pianta di un tempio che ha fatto molto discutere gli storici.
Piccolo riassunto della storia dei Cavalieri di Malta
Ti interessa conoscere un po’ della storia dei cavalieri di Malta?
Ecco qualche punto saliente per concludere la mia spiegazione sulla villa del priorato.
I cavalieri di Malta nacquero nel 1048 in Terra Santa quando un gruppo di mercanti della repubblica marinara di Amalfi costruì una chiesa a Gerusalemme per l’assistenza dei pellegrini. Il loro nome era ordine di San Giovanni di Gerusalemme e presto vennero chiamati solo gerosolimitani.
L‘ordine dei Cavalieri di Malta venne riconosciuto dalla chiesa come ordine religioso laicale nel 1113. A seguito delle guerre che videro Gerusalemme contesa e continuamente centro di scontri, quest’ordine divenne anche militare. Lo scopo era quello di difendere i pellegrini e proteggere le proprie sedi dai musulmani.
Dopo la perdita dei territori da parte dei cristiani, i cavalieri di Malta migrarono a Cipro, poi a Rodi e, infine a Malta.
L’ordine partecipo a numerosissime battaglie contro i musulmani. Una delle più famose è sicuramente la battaglia navale di Lepanto nel 1571, in cui la coalizione della flotta cristiana sconfisse pesantemente la flotta dell’impero Ottimano all’interno del Golfo di Petrasso. Questo episodio è rimasto talmente impresso nella memoria dei cavalieri di Malta tanto che, il cavaliere che mi ha fatto da guida, me lo ha raccontato con profondo orgoglio.
I cavalieri di Malta si insediarono sul colle Aventino a Roma nel 1834 facendone il loro quartier generale. L’ordine ha sempre avuto carattere internazionale ed è presente oggi in ogni parte del mondo.
Informazioni per la visita al Priorato dei Cavalieri di Malta
É solo dal 2013 che la villa del priorato di Malta è aperta a visite guidate e solo su prenotazione.
Per accedere alla villa magistrale del priorato di Malta puoi prenotare seguendo le istruzioni riportate al link.
Il prezzo del biglietto per la Villa del Priorato di Malta a Roma costa circa 20 euro a persona e dura più o meno 2 ore.
Commenti!
Hai già avuto modo di visitare uno dei luoghi più belli e più romantici di Roma?
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Ti risponderò al più presto!
Una risposta
Veramente interessante sia per la notizia della possibilità di visita che per la descrizione delle parti visitabili. Interessantissime annotazioni storiche botaniche e architettoniche. Un quadro completo. Non è sta che darsi da fare per la visita!