Castel Santa Maria e la Madonna della Neve: perché è un posto così speciale per me

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Questo post è diverso da tutti gli altri che ho scritto in questo blog di viaggi e che mai scriverò. Castel Santa Maria per me è un luogo sacro, che amo come nessun altro posto al mondo.

La mia famiglia proviene da questo piccolissimo paesino sull’Appennino umbro, tra Norcia e Cascia. É stato il mio primo viaggio a due mesi di vita ed è dove voglio essere sepolta, alla fine di tutto.

Si tratta del mio rifugio, del luogo in cui vado per rigenerarmi e rilassarmi ogni volta che posso. É qui che mi sono innamorata di Andrea e dove abbiamo passato alcuni dei nostri momenti più belli. La prima volta che l’ho portato qui eravamo solo amici ma non potrò mai dimenticare quando mi ha preso per mano e mi ha detto:

“Grazie di avermi fatto scoprire questo posto”

Era un weekend qualsiasi di aprile e avevamo deciso di passare due giorni all’aria aperta con alcuni amici, un piccolo fuoco e tante storie da raccontare. Durante la notte, la neve aveva imbiancato tutto rendendo la valle ancora più bella!

Ma cosa c’è da vedere a Castello?

Vuoi sapere perché è così speciale e cos’ha di incredibilmente bello secondo me?

Te lo racconto subito.

Si parte!

Castel Santa Maria: storie di terremoti

Immagina di avventurarti sugli appennini umbri.

Soffia un fresco venticello estivo mentre il sole prosegue lento il suo cammino sul suo binario celeste. A perdita d’occhio non c’è che natura incontaminata, verde come solo i boschi umbri sanno essere. In cielo volano le aquile e le poiane. Al suolo le lepri ti osservano incuriosite, come sentinelle mute che osservano il vagabondare di un passo straniero.

Immagina ora di trovare alcune case arroccate sul cucuzzolo di un colle. Minuto rispetto ai giganti che lo circondano e lo proteggono come si farebbe con uno scrigno segreto.

Ecco, in questo luogo solitario e sperduto nel centro dell’Umbria, sorgeva, sin dagli albori della civiltà, un piccolo villaggio.

Nessuno sa esattamente quando l’uomo si sia insediato sul nostro colle. Probabilmente l’origine è etrusca anche se le prime testimonianze risalgono al medioevo, quando era già un Castro (castello) sotto il controllo di Norcia.

Ma perché si insediarono proprio qui?

I primi abitanti di Castel Santa Maria non erano certo sciocchi e avevano scelto con saggezza. Il colle su cui si trovava il paese è infatti il più basso punto d’osservazione da cui è possibile controllare tutto il territorio circostante. Gli inverni sono rigidi in montagna e scegliere un punto più alto avrebbe sicuramente comportato una vita ancora più dura.

Pensa che dalla cima della montagna puoi spingere lo sguardo fino a Norcia.

Ma c’è un altro motivo!

Intorno alla montagna di Castello c’è infatti una grande e verde vallata che ti ricorderà quella della famosissima Castelluccio di Norcia, anche se più piccola.

A Castel Santa Maria si viveva di agricoltura e pastorizia. Dalle testimonianze che ho ritrovato, si ha l’impressione che i secoli siano passati più o meno tutti simili, almeno fino al 1703.

Come abbiamo imparato negli ultimi anni, l’Umbria è un territorio fortemente sismico e fu proprio un terremoto a distruggere il castello e ad uccidere 25 dei 75 abitanti complessivi, costringendo i castellani a ricostruire il paese poco più sotto.

Prima e dopo ci furono altri terremoti in Umbria, ma questo viene ricordato come uno dei più distruttivi.

Nel 1979 un altro terremoto lo rase al suolo, stavolta definitivamente.

Dopo due terremoti così terribili chiunque si sarebbe arreso, ma gli umbri no. Hanno la pelle dura e lo spirito incrollabile delle loro montagne.

Alcuni vecchi del paese mi raccontarono che mio nonno fu uno di quelli che si batté per la ricostruzione del paese. Viveva a Roma da anni ormai, ma le sue radici erano li e non avrebbe permesso che scomparissero.

Il paese fu riedificato sulla collina accanto. Non era infatti più possibile costruire sulla montagna che li aveva ospitati per così tanti secoli.

Con il terremoto di Norcia del 2016, anche le nuove case antisismiche sono state danneggiate ed è arrivato il nostro momento di ricostruire.

Ora ti spiego perché!

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Madonna della Neve a Castel Santa Maria

Nel piccolo villaggio di pastori c’era un tesoro di enorme valore per la gente del posto. Si trattava di un santuario, di pianta ottagonale, edificato ispirandosi ad un disegno che Bramante aveva realizzato per San Pietro. Era dedicato alla Madonna della Neve, poiché anche a Castel Santa Maria, in mezzo alle montagne, c’era stato un miracolo.

Un uomo, travolto da una tormenta di neve, era rimasto intrappolato sotto la coltre gelata. Gli abitanti del paese riuscirono a liberarlo solo tre giorni dopo e lo trovarono incredibilmente ancora vivo. Il viandante si era infatti votato alla Madonna e aveva a lungo pregato, ottenendo salva la vita.

Grazie a questo miracolo, ai piedi del paese iniziò la costruzione della chiesa della Madonna della Neve nel 1565. La manodopera era locale e il tutto venne straordinariamente realizzato grazie alle donazioni popolari.

La chiesa fu affrescata dai pittori locali, gli Angelucci da Mevale, e sopravvisse a vari terremoti, tra cui quello del 1703. Non scampò tuttavia alla scossa del 1979, che distrusse quattro delle sue otto facciate e fece esplodere il tetto.

C’è chi dice che furono i lavori di ristrutturazione ad appesantirne troppo la volta e a causarne il crollo. Quello che sappiamo per certo è che la chiesa fu lasciata in uno stato di sostanziale abbandono… fino ad oggi.

La Madonna della Neve è stata la mia tesi di laurea e probabilmente uno dei motivi per cui ho deciso di studiare storia dell’arte: volevo impedire che monumenti del genere fossero lasciati alle intemperie.

Volevo che la sua storia tornasse ad essere raccontata… oggi ne ha parlato perfino Repubblica.

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Perché Castel Santa Maria è un posto incredibile

Sicuramente perché sono affezionata al paese e alle persone che lo frequentano, ma penso che gran parte del suo fascino sia dovuto al fatto che intorno non c’è niente.

O forse sarebbe meglio dire che intorno c’è tutto.

Il paese è immerso nel verde del parco dei monti Sibillini: ci sono campi di grano, lepri, volpi, cinghiali, lupi e cervi. Ci sono aquile, poiane, falchi, ricci e talpe. C’è l’aria fresca e ci sono delle tempeste meravigliose. Ci sono dei tramonti magici e delle notti piene di stelle.

San Lorenzo a Castel Santa Maria è uno spettacolo unico al mondo. La notte è così buio che si riesce a vedere perfino la via lattea.

A Castel Santa Maria c’è la natura, una natura identica da secoli e piena di fascino, di energia e di bellezza. É per questo, penso, che amo così tanto quelle montagne.

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I progetti per Castel Santa Maria

Da ormai alcuni anni mi sto dedicando anima e corpo ad uno dei più grandi sogni della mia vita: ricostruire la Madonna della Neve.

Dopo 40 anni, sembra che questo sogno possa finalmente avverarsi, anche se non è facile e richiede molto impegno. Ricostruire la chiesa ora può sembrare privo di senso, soprattutto dopo il terremoto di Nocia, ma è tutto il contrario. In un momento in cui tutte le chiese di Norcia sono andate distrutte, ridare vita ad un’opera d’arte può contribuire a creare un indotto turistico in tutto il territorio, senza contare il significato simbolico che assumerebbe.

Ridarebbe vita al paese e magari potrebbe contribuire a creare del lavoro. Tornerebbe ad essere un luogo di aggregazione per tutte le persone della montagna, di preghiera e di pellegrinaggio, come è stato per secoli.

Ma come, non è più importante ridare una casa a chi l’ha persa?

Sicuramente si, è per questo che ci stiamo dedicando a questo progetto con le nostre forze e non vogliamo togliere assolutamente alcun finanziamento per la ricostruzione di Norcia e dei paesi limitrofi.

Un artista di fama internazionale si è offerto di aiutarci nella ricostruzione. Quando lo abbiamo portato qui per la prima volta ne è rimasto innamorato capendo la magia di questo posto sperduto ma che ti fa sentire subito a casa.

La pro loco di Castel Santa Maria si sta occupando di promuovere e diffondere la nostra storia.

Per questo abbiamo aperto una pagina facebook che si chiama Ritorno a Castello dove raccontiamo la storia del paese e le iniziative per promuovere il progetto.

Se vuoi saperne di più metti un piace alla pagina, ci sono un sacco di eventi che bollono in pentola!

Ti aspetto

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Elisa

Ciao, io sono Elisa! Sono una storica dell’arte e travel blogger. Ho uno spirito nomade e adoro viaggiare per scoprire posti nuovi, scrivere e vivere nuove esperienze! Dal 2012 ho creato arttrip.it per condividere le mie esperienze di viaggio con tutti voi. Foto scattate con Panasonic GH5

6 risposte

  1. Che bello Nora! Spero anche io di riuscire nell’intento e che questi posti restino la meraviglia che sono senza essere abbandonati e cadere nell’oblio!

  2. Sono passata l’ altro giorno per la prima volta dalla strada che porta da Leonessa a Norcia e mi ha colpita molto. Solo oggi vengo a conoscenza del posto che tu descrivi. La prossima volta che sarò da quelle parti ci passerò. Congratulazioni per la tua iniziativa. Sono luoghi che devono restare vivi!

  3. Grazie Prisca. Se vuoi aggiornamenti puoi seguirci sulla pagina facebook Ritorno a Castello. Spero davvero che il nostro sogno diventi realtà!

  4. Brava! Penso che la tua iniziativa sia da supportare e serva da esempio per promuovere il rifacimento di molte altre chiese e luoghi bellissimi sparsi per l’Italia.