Altare della Patria: informazioni utili ed una curiosità che sicuramente non sapevi

L’Altare della Patria Roma non è soltanto uno dei monumenti più famosi e fotografati della città ma è anche uno più importanti per quello che riguarda la storia d’Italia, del Risorgimento e della monarchia sabauda. Racchiude in sé un largo numero di simboli e riferimenti sia all’unità nazionale che alla cristianità e rappresenta l’Italia in ogni sua sfaccettatura.

Molti romani chiamano il Vittoriano “macchina da scrivere”, ripetono che è brutto e lo associano al fascismo. In realtà non c’entra proprio niente né con Mussolini né con il ventennio della sua dittatura perché il progetto risale agli ultimi anni del 1800, molto prima che il Duce si insediasse come capo dello stato.

In realtà l’Altare della Patria è un monumento di grandissima valenza simbolica che riunisce in sé tutti i valori dell’Italia risorgimentale.

Devi sapere che, tutto il complesso del Vittoriano é alto ben 81 metri e largo 135 ma la cosa interessante da notare riguarda la suddivisione degli spazi. Tutto il monumento, infatti, si può riassumere in 4 aree principali che sono:

  • La scalinata d’ingresso
  • I due propilei laterali
  • Il portico superiore con le colonne

In realtà, dal 2007, é possibile raggiungere anche un’altra area dell’Altare della Patria. Si tratta del bellissimo terrazzo superiore, sul quale potrai arrivare tramite un ascensore che si trova alle spalle del monumento. L’ingresso é solo a pagamento ma il panorama di Roma dal Vittoriano é davvero stupendo.

Che ne dici, ti va di saperne un po’ di più?

Si parte!

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Perché é stato costruito l’Altare della Patria

La costruzione dell’altare della patria è iniziata nel 1885 con Umberto I di Savoia, figlio di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia. La necessità era quella di avere un monumento commemorativo estremamente simbolico per testimoniare i cambiamenti che il Paese stava vivendo.

La scelta di costruire il Vittoriano sul Campidoglio non è stata certo casuale. Questo monte è uno dei più importanti di Roma perché è qui che, secondo la leggenda, fu fondata la capitale d’Italia nonché dove fu eretto il tempio a Giove Capitolino.

Anche la scelta della posizione dell’Altare della Patria non è casuale. Simbolicamente fu deciso di porre il Vittoriano a pochi passi dal Colosseo perché rappresenta al massimo la Roma imperiale. Il monumento, inoltre, é in perfetta contrapposizione a San Pietro, che simboleggia invece il potere temporale dei Papi.

Ma non è tutto!

Sempre per fare da contrappeso al potere dei papi, fu costruito pochi anni dopo il palazzo di Giustizia vicino a Castel Sant’Angelo. Questo edificio era una prigione sotto il controllo del Vaticano e perciò simbolo di un potere religioso che ormai doveva lasciare il posto all’Italia unita e laica.

altare della patria guardia al milite ignoto

Il progetto del Vittoriano

Per il progetto del Vittoriano fu indetto un concorso pubblico, vinto da Giovanni Sacconi, giovane architetto de Le Marche che aveva in mente un’opera ambiziosa e di forte valenza simbolica. Ma c’era un problema! Per realizzarlo aveva infatti bisogno di un grande spazio aperto, e nel centro di Roma non c’era un’area abbastanza ampia per ospitarlo.

Ecco come hanno fatto.

Hai mai notato che ci sono pochissimi edifici medievali al centro di Roma?

Molti furono, infatti, gli espropri e le distruzioni ai danni di questi antichi edifici per lasciar spazio alla costruzione del Vittoriano. Per fare largo al monumento venne demolito il convento di Santa Maria in Ara Coeli e numerose altre abitazioni che si trovavano sul fianco del Campidoglio.

Lungo via dei fori imperiali potrai notare ancora alcuni resti di questi antichi edifici medievali. Una piccola costruzione si trova alla destra del monumento, proprio ai piedi della scalinata che porta al campidoglio. Spesso questo edificio è letteralmente ignorato dai turisti che non si rendono conto della sua estrema importanza come testimonianza della Roma medievale.

Ma quanto durarono i lavori del Vittoriano?

Per terminare l’Altare della Patria ci vollero 25 anni, un tempo davvero molto breve se consideri la grandezza del monumento e la difficoltà nel trovare una nuova abitazione a tutte le persone che vivevano nei dintorni.

L’inaugurazione avvenne ufficialmente nel 1911 ed erano ovviamente presenti tutte le più grandi personalità dello Stato.

particolare del vittoriano

I significati allegorici dell’Altare della Patria

Questo edificio rappresenta la Patria: ai due lati, dove sorge e tramonta il sole, vi sono due fontane che rappresentano il mar Adriatico ed il mar Tirreno. Le fontane segnano i “confini” del monumento così come i due mari delimitano la Penisola Italiana.

Al centro del Vittoriano si trova invece la statua equestre del re Vittorio Emanuele II.

La statua poggia su un basamento di marmo ai piedi del quale sono rappresentate le città italiane, i comuni su cui la patria si fonda, e la loro storia. Tra i simboli più importanti dell’Altare della Patria puoi sicuramente notare Firenze, con la testa coronata di alloro, Ravenna, rivestita con abiti bizantini e Bologna che viene rappresentata con la toga accademica ed il libro.

In alto, sui due propilei, troneggiano le scritte in caratteri cubitali “PATRIAE UNITATI” e “CIVIUM LIBERTATI” ovvero “All’unità della patria” e “Alla libertà dei cittadini”. Queste non erano certo parole messe li a caso, ma rappresentavano i due principi fondamentali di unità e libertà di cui si faceva promotore il nuovo Stato Italiano.

Ma siamo soltanto all’inizio!

L’enorme edificio, che con le quadrighe raggiunge gli 81 metri di altezza, è tutto decorato da gruppi scultorei eseguiti da vari artisti che rappresentano i valori del popolo italiano: troviamo la Forza, il Diritto, l’Azione, la Concordia, il Sacrificio ed il Pensiero.

Al centro si trova la tomba del Milite Ignoto, posta nel 1921 a monito e memoria dopo la Prima Guerra Mondiale. Sopra di questa troneggia la statua di Roma, sullo sfondo di un mosaico dorato a simboleggiare l’importanza della nuova capitale e la sua centralità geografica e politica. Sui due lati troviamo la rappresentazione dell’agricoltura e dell’industria, cioè il lavoro su cui poggia l’economia del Paese e l’amor patrio su cui si fonda la società.

Il grande porticato di 16 colonne rappresenta invece le regioni d’Italia!

Ma come, le regioni d’Italia non sono 20?

Ovviamente si, oggi la nostra penisola è composta da 20 regioni ma al tempo in cui è stato costruito il Vittoriano, l’Italia era formata solo da 16 regiorni. Nel conto mancano la Valle D’Aosta, il Friuli Venezia Giulia, il Molise e il Trentino Alto Adige che furono aggiunte o create dopo.

Ma c’è anche un’altra curiosità che non tutti conoscono.

Le colonne non infatti sono tutte uguali. Per realizzarle vennero chiamati degli artisti da ogni parte d’Italia affinché rappresentassero la loro regione di provenienza e quindi le maestranze locali.

Infine due alte colonne, sormontate da vittorie alate, coronano quest’esaltazione dell’Italia e dei suoi valori, del suo popolo e della sua storia.

particolare fontana del vittoriano

le statue del vittoriano

particolare allegorie sul vittoriano

Le terrazze dell’Altare della Patria

L’interno del colonnato che forma la terrazza del Vittoriano è decorato con marmi e mosaici di Giulio Bargellini. Rappresentano la Fede, il Lavoro, la Forza e la Sapienza da un lato, la Legge, il Valore, la Pace e l’Unione dell’altro.

Persino i motivi vegetali che decorano l’Altare della Patria hanno un significato preciso. L’alloro rappresenta il valore, la palma la vittoria, la quercia la forza, il mirto il sacrificio e l’ulivo la pace.

Sulla cima del monumento si trova invece la famosa la terrazza delle quadrighe.

Ti piacerebbe salirci e osservare Roma dall’alto?

Questo spazio purtroppo è accessibile e visitabile solo a pagamento, tramite un suggestivo ascensore a vetri. La vista dalla cima del Vittoriano ti lascerà a bocca aperta e da qui godrai di una delle viste panoramiche più belle di Roma.

Il prezzo del biglietto per salire sul Vittoriano è di 7€, ridotto 3,5€

panoramica di roma

La statua equestre del Vittoriano

Riguardo l’enorme statua equestre in bronzo, fatta nel 1910 da Enrico Chiaradia, c’è una curiosità che ti sembrerà incredibile.

Data la grandezza complessiva del monumento e la posizione sopraelevata della statua, non sembra particolarmente grande ma questa mastodontica composizione è lunga ben 10 metri e alta 12.

All’interno della pancia del cavallo venne organizzata perfino una cena per venti persone per festeggiare la buona riuscita dei lavori, come testimoniano alcune foto d’epoca.

statua di bronzo sul vittoriano

I musei all’interno dell’Altare della Patria

Al contrario della terrazza, l‘interno del Vittoriano è visitabile gratuitamente. Qui si trovano alcuni musei interessanti tra cui:

  • Il Sacrario delle Bandiere che custodisce tutte le bandiere dei reparti sciolti dell’esercito italiano. Si tratta, a tutti gli effetti, del museo delle Forze Armate Italiane, un luogo in cui viene conservata la memoria di tutti quei vessilli utilizzati dallo stato Sabaudo, fino al termine della Seconda Guerra Mondiale. Qui troverai diversi cimeli che ti racconteranno le imprese dei nostri reparti militari ed il loro coraggio in battaglia.
  • Il Museo del Risorgimento Italiano che ti racconterà le tappe fondamentali del Risorgimento italiano fino alla Prima Guerra Mondiale. Un’intera sezione é dedicata ad alcune delle personalità più importanti per la storia d’Italia, tra cui Garibaldi, Camillo Benso e Giuseppe Mazzini. Il museo ospita anche vari dipinti che raffigurano le imprese che hanno meritato la medaglia d’oro, oltre che stampe, fotografie d’epoca e numerosissimi manoscritti.
  • La Cripta del Milite Ignoto, che é ospitata all’interno del Sacrario delle Bandiere ed ha una fortissima valenza simbolica. Questo luogo rappresenta infatti il sacrificio di milioni di soldati Italiani che hanno dato la vita nella Prima Guerra Mondiale. L’uomo che vi é, ovviamente, un militare italiano, scelto tra migliaia di salme non identificabili e sepolto proprio sotto la statua della Dea Roma nell’Altare della Patria.

bassorilievi

Cosa fare vicino l’Altare della Patria

L’Altare della Patria si trova nel centro storico di Roma. Insieme a Piazza del Popolo delimita la via del Corso dove potrai fare shopping e trovare ogni sorta di souvenir.

Nel raggio di un chilometro potrai visitare il Colosseo ma anche alcune delle piazze più belle di Roma tra cui piazza Navona con la sua fontana dei 4 fiumi, la piazza del Campidoglio, la fontana di Trevi, il Pantheon e molto altro ancora.

Se stai cercando dei tour guidati, ti suggerisco questi tre che trovi qui sotto.

Tour in Segway tra le piazze più belle di Roma

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A soli 10 minuti a piedi dall’Altare della Patria potrai prendere parte ad un’avventura che ti porterà alla scoperta del centro storico di Roma, dei suoi monumenti più belli e delle sue piazze stupende.

Il tour dura circa 3 ore. Dopo aver percorso i Fori Imperiali arriverai fin sopra al Campidoglio dove visiterai la piazza progettata da Michelangelo in persona. In seguito potrai vedere Campo de’ Fiori, Piazza Navona e il Pantheon, uno degli antichi templi di Roma con la sua immensa cupola di 40 metri.

Il tour si conclude con il classico lancio della monetina nella Fontana di Trevi e l’arrivo a Piazza di Spagna con la bellissima scalinata di Trinità dei Monti.

Perché ti consiglio questo tour?

Perché il centro storico di Roma è di una bellezza disarmante e andrebbe visitato passo passo per poterne ammirare tutti i capolavori. Ma se hai poco tempo e rimani a Roma solo per alcuni giorni, questo tour ti darà la possibilità di toccare le attrazioni più importanti e portare a casa un bellissimo ricordo della città eterna.

Tour di sera a Roma con bici elettrica

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Ti piacerebbe fare un tour serale nel centro storico di Roma?

Con questo tour potrai vedere i monumenti sotto una luce diversa mentre pedali sotto la luce tenue dei lampioni e una guida ti racconta storie e curiosità della città eterna.

Il tour in bici di Roma è adatto a tutti, anche se non vai in bicicletta da anni, perché avrai a disposizione delle bici elettriche e il tour si svolgerà soprattutto su stradine sicure e lontane dal traffico metropolitano.

Tour del Colosseo e della Roma Antica

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A solo un chilometro dall’Altare della Patria si trova uno dei monumenti più famosi del mondo, il Colosseo.

Allora perché non approfittarne per visitare la sua arena dall’interno?

Una delle cose che spaventa di più i turisti è dover fare la fila per entrare al Colosseo ma con questo tour avrai un accesso prioritario ed una guida a tua disposizione che ti spiegherà tutti i suoi segreti.

La durata del tour è di circa 3 ore ma non si limita al Colosseo. La guida ti accompagnerà infatti all’interno dei Fori Romani fino al punto in cui vennero poste le ceneri di Giulio Cesare, percorrerai la via sacra e scoprirai alcune delle dimore più belle della Roma antica.

Bisogno d’aiuto?

Visitare il Vittoriano è dunque d’obbligo per ogni italiano ed ogni turista che viene a scoprire Roma, la sua storia e le sue tradizioni.

Stai programmando di visitare il Vittoriano e hai bisogno di qualche altro consiglio?

Se stai cercando un hotel a Roma, vuoi prenotare alcune attività o biglietti, scrivimi pure nei commenti il budget che hai a disposizione e le date a cui sei interessato.

Ti aiuterò gratuitamente a trovare le soluzioni più adatte alle tue esigenze.

Elisa

Elisa

Ciao, io sono Elisa! Sono una storica dell’arte e travel blogger. Ho uno spirito nomade e adoro viaggiare per scoprire posti nuovi, scrivere e vivere nuove esperienze! Dal 2012 ho creato arttrip.it per condividere le mie esperienze di viaggio con tutti voi. Foto scattate con Panasonic GH5

21 risposte

  1. Il Capo dello Stato era il re. Mussolini era capo del governo, su nomina regia. Il governo aveva assunto, oltre ai poteri esecutivi, anche quelli legislativi (una delle peculiarità che si possono riscontrare nella tipologia dei ‘governi autoritari’), mentre alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni (trasformazione della camera dei deputati basata su rappresentanze elettorali partitiche) rimaneva solo il compito di esprimere il parere sulle leggi presentate dal governo. Limitazione fondamentale dell’autonomia legislativa che avrebbero dovuto svolgere i rappresentanti eletti delle corporazioni o categorie costituenti il ‘mondo del lavoro’, ma che fattualmente comportò un’estrema accelerazione delle procedure e l’enorme alacrità nella realizzazione delle opere programmate da ogni singolo ministero e un notevole risparmio e non dispersione delle grame risorse finanziarie.

  2. Grazie infinite per la disponibilità. Sono proprio le immagini che mi sono state chieste da alcuni parenti dello scultore Vignolini, residenti nel nostro Comune. Buon lavoro!

  3. Buon pomeriggio, Elisa, sono consigliere comunale di Montale (PT), comune che ospita, nella piazza principale, un’opera dello scultore Benso Vignolini. Alcuni parenti, residenti nel nostro Comune, mi hanno chiesto una foto, realizzata all’interno della statua equestre di Vittorio Emanuele, che ritrae alcuni artisti romani durante una cena allestita all’interno dell’opera suddetta. Uno di questi è appunto il loro congiunto Benso Vignolini. Mi può aiutare nel soddisfare la richiesta di questi concittadini?
    Grazie infinite per il prezioso lavoro che svolge. Alessandro Galardini, consigliere comunale.

  4. Ciao Elisa, io credo che i monumenti e le opere d’arte siano come le persone, sino a quando non ci si sofferma ad approfondirle non puoi apprezzarle veramente.
    Anche qualcosa a prima vista insignificante può modificare la nostra prospettiva. Come quando recentemente sul web per caso mi soffermai su una statua …Esclamai.subito, (dopo averne letto una coincisa ma perfetta recensione che vi invito a leggere: http://piantatastorta.altervista.org/il-sacrificio-di-leonardo-bistolfi-al-vittoriano/)…Wooow che meraviglia è questa?.!!. ma come mai non mi sono mai accorto di quest’opera dal significato così toccante e cosi bella da scrutare! Che rammarico nel pensare di essermi perso il senso del contatto ravvicinato con quest’opera quando fui li in visita! Sicuramente mi è sfuggita alla vista..non è possibile.! Dovrò tornarci una terza volta!
    Leonardo Bistolfi un artista cosi sconosciuto ai più e ingiustamente cosi poco decantata la sua magnificenza.Non sarà per caso dovuto al fatto che anche passandoci per caso ci è rimasta indifferente al primo sguardo.. perchè nessuno ce l ha mai spiegata ?? Ecco Elisa l’ importanza del ruolo e professione di cui tu fai parte che è lo storico dell’ arte ; ma anche le guide esperte che ti spiegano i monumenti. PRENDETE SEMPRE LE GUIDE QUELLE VERE E TITOLATE !!! Certo senza ciò non non è che hanno meno significato i monumenti o le opere, perchè il bello è anche tutto nel primo dei 4 sensi.La Vista..ma ha tutto un altro effetto emozionale viverli attraverso la cognizione vera dell’opera spiegata, durante la quale i sensi si avvinghiano l’un l’altro procucendo adrenalina … e tutto il corpo e la mente si eleva! — Eppoi per finire…a voglia nel dire di eliminare i monumenti che rappresentano la guerra!! Sarebbe come far sparire i campi di sterminio Nazzisti. Grazie! Luca

  5. La stragande maggioranza dei monumenti e delle opere antiche che noi oggi osserviamo sono stati voluti da imperatori dittatori re e dal potere della fede questa è la storia nel bene poco nel male molto..

  6. Sono d’accordo con anonimo, chi ha fatto parte della famigerata UNITA d’Italia . Non solo dovrebero finire nell’oblio , ma essere cancellati, dalle strade, e piazze e corsi italiani, che sporcano piu che mai sia L’ITALIA , che la memoria ….!! ITALIA da rifare….!! ?? SPERIAMO DI SI …!!!

    1. Non si può cancellare quello che è stato. L’Unità d’Italia è stata fatta con la guerra ma di buono c’è che ora siamo una Nazione, un Paese bellissimo e sono proprio le differenze regionali la nostra ricchezza. I monumenti sono lì per ricordarci la Storia, cancellarli non cancellerà quello che accadde. Penso che piuttosto che rimuginare su ciò che successe nel XIX secolo sarebbe più utile guardare avanti.

    1. Ciao Luigi, il marmo usato è il marmo botticino, ma non so dirti da che cava provenga e come sia stato trasportato. Buona giornata!

    2. Il marmo botticino si cava vicino a Brescia ed è questo uno dei motivi di aspra critica all’architetto Sacconi, per il fatto che a pochi Km da Roma ci sono famose cave di travertino, che per di più davano lavoro a tante imprese e operai romani. L’architetto aveva previsto l’impiego dei due materiali lapidei, ma alla fine la commissione decise che il rivestimento fosse interamente in marmo botticino.
      Buon lavoro
      prof. Corsucci
      Firenze

  7. Ciao sono un pittore e scultore, e vorrei conoscere il nome del pittore che ha dipinto tutto il porticato sulla cornice interna in altro, tutto in stile liberty. Riesci a saperlo? grazie

    1. Ciao Massimiliano, credo si tratti di mosaici più che di pitture. Se parli dei soffitti dei due propilei, sono stati decorati da Giulio Bargellini e Antonio Rizzi. Fammi sapere se erano loro che cercavi!

  8. Sono stato diverse volte a Roma e guardavo il vittoriano solo in maniera superficiale. La prossima volta che vado osserverò con molta attenzione tutto quello che hai evidenziato nel tuo articolo.

  9. Ultimamente ho avuto l’opprtunita’ di lavorare alcuni mesi a Roma. Non entro nel dettaglio architettonico su cui credo di non avere le competenze pero’ trovo che questo monumento sia stato costruito in un posto poco adeguato in quanto nasconde la meravigliosa via dei Fori Imperiali e peggio ancora i resti della Roma antica. Ho provato a Immaginare cosa sarebbe stata quell’area senza questo mausoleo che avrebbe potuto essere costruito in tanti altri posti della citta’. Poi, Elisa, credo che l’anonimo che manifestava il suo dissenso prima non abbia tutti i torti. L’unita’ non si fa con i monumenti ma con i fatti, e questa unita’, nei confronti soprattutto dei poli del Sud conquistati, ahime’, non e’ mai stata fatta.

    1. Ciao Diego, grazie per il tuo commento. Di certo il Vittoriano copre con la sua mole dei resti romani, ma dobbiamo contestualizzare: all’epoca in cui fu costruito il Foro Romano non era visibile, perché era un pascolo ricoperto di terra da cui emergevano giusto alcune colonne.

      Via dei Fori Imperiali fu fatta costruire da Mussolini durante il ventennio fascista, periodo in cui furono effettuati gli scavi, peraltro distruggendo alcuni monumenti e resti di epoca successiva per esaltare l’impero romano. Quindi quando il Vittoriano fu costruito, l’area era completamente diversa da come la conosciamo oggi. Inoltre vi sono delle ragioni simboliche: ho letto una teoria che ho trovato sensata secondo cui il Vittoriano si pone in prossimità del Colosseo (monumento eretto dai Flavi per il popolo su un antico territorio privato del tiranno Nerone) mentre il palazzo di giustizia sorge non lontano da Castel Sant’Angelo, storica prigione del Vaticano.

      Quindi c’è un significato ideologico che vuole esaltare il nuovo re e lo stato laico.

      Per quanto riguarda l’unità del nostro Paese, capisco quello che dici e concordo sul fatto che sussistano tutt’oggi dei problemi e delle differenze tra le diverse regioni italiane, tuttavia sono dell’avviso che nessun processo storico sia “perfetto” e a vantaggio di tutti. Il significato dei monumenti può essere letto in vario modo e ciascuno è libero di dissentire. Per me conoscere la storia è fondamentale ma credo che dovremmo prendere dal Vittoriano il messaggio per cui è stato creato e non pensarlo come un monumento ad un tiranno (quello che è accaduto 150 anni fa può essere criticato, ma ormai non può più essere cambiato).

      L’altare della Patria rappresenta la nostra unità, la bellezza e la varietà del nostro Paese, la forza ed il genio dei suoi abitanti. É un messaggio che ci arriva da lontano: PATRIAE UNITATI, CIVIUM LIBERTATI (all’unità della Patria, alla libertà dei cittadini), un messaggio che sembra scontato ma non lo è.

  10. Un monumento che offende gli italiani del sud.
    Una verità storica nascosta e mai dichiarata.
    Vittorio Emanuele II fu il primo re d’Italia e feroce aguzzino del sud non merita un mausoleo ma una condanna all’oblio.

    1. al di là di quella che è stata una terribile guerra di conquista, con relativi orrori, credo che il messaggio di unità nazionale di cui il Vittoriano è portatore sia oggi più che mai attuale e importante.

  11. Ciao, Elisa, forse tu puoi venirmi in soccorso: una mia amica mi ha chiesto se conosco il monumento davanti al quale la madre, negli anni cinquanta, è ripresa in una foto: puoi aiutarmi?
    Evidentemente, serve la foto, manda qui non so come allegarla: puoi suggerirmi il modo?
    Grazie, intanto.

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