La fontana del Tritone a Roma è una delle fontane realizzate da Bernini per la capitale d’Italia e, nonostante la bellezza e l’ingegno nel’idearla, è davvero una delle opere più sottovalutate.
Probabilmente ci avrai fatto caso anche tu, ma a Roma, ovunque ci si giri, si ha l’opportunità di imbattersi in uno dei tanti capolavori di Bernini. Egli ha infatti realizzato alcune delle chiese più belle della città eterna e ci ha regalato anche delle sculture senza precedenti, oggi conservate a Galleria Borghese.
Ma hai mai pensato a quante fontane di Bernini ci sono a Roma?
Se hai visitato piazza Navona avrai sicuramente notato la bellissima fontana dei 4 fiumi, oppure la fontana della “barcaccia” davanti la scalinata di Piazza di Spagna.
Bene, tra queste opere di bernini famose in tutto il mondo, la fontana del Tritone a Roma è una delle più sottovalutate e meno visitate, insieme alla piccola fontana delle api, situata sempre a piazza Barberini.
Per quale motivo?
Forse perché non si trova in una zona facile da visitare nel centro storico o perché, nell’era di Instagram, non è facile da immortalare con foto degne di nota. Ma se stai cercando cosa vedere a Roma, questa fontana è uno spettacolo che non devi assolutamente perderti.
Nell’apparente semplicità della fontana del Tritone si nasconde ancora il genio del Bernini che ci ha regalato un’altra opera d’arte assolutamente unica.
Vuoi saperne un po’ di più?
Si parte!
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1 – Fontana del tritone analisi
La storia della fontana del Tritone è strettamente legata alla famiglia Barberini.
Fu commissionata nel 1625 da papa Urbano VIII Barberini per decorare quella che un tempo era la tenuta della sua famiglia. Le 3 api che si vedono sulla base della fontana del tritone sono proprio il simbolo di operosità e stemma di questa nobile famiglia di Roma.
Quel è la sua particolarità?
La fontana del tritone è costruita interamente in marmo travertino e richiama molto palesemente un tema legato al mare. L’idea di Bernini era quella di portare la “natura” in un contesto che invece era prevalentemente urbano.
Ecco come ci è riuscito!
Il tritone, figura mitologica legata all’acqua, sembra come venir fuori da una conchiglia che si è appena dischiusa, che è a sua volta sorretta da 4 delfini.
L’acqua sgorga dalla conchiglia che il tritone stesso sta soffiando, come se fosse un corno, per poi incanalarsi nelle fenditure della conchiglia e raccogliersi nella vasca che si trova a livello del terreno.
Tutto qui?
Se ti sembra che non abbia nulla di particolare, lascia che ti spighi alcune caratteristiche fondamentali.
Nonostante gli elementi che costituiscono la fontana del tritone siano pochi, è presente un certo dinamismo sia nella posa inginocchiata del tritone, sia nelle code dei delfini dove trovano spazio le chiavi e lo stemma pontificio, con le api araldiche dei Barberini.
Ed è proprio tra le code dei delfini che potrai vedere una delle caratteristiche più incredibili di questa fontana. Le code infatti si intrecciano per formare una sorta di piedistallo rialzato che, al centro, è fondamentalmente cavo.
Ebbene si, Bernini amava stupire con questo tipo di sfide e, per questa ragione, ha studiato in maniera piuttosto meticolosa le spinte ed i pesi della struttura affinché sbalordisse i passanti e, allo stesso tempo, non crollasse su se stessa.
Se ci fai caso, la stessa cosa accade anche nella fontana dei quattro Fiumi a piazza Navona.
Ma le curiosità non finiscono qui, ora ti racconto un piccolo aneddoto.
2 – I restauri della Fontana del Tritone
Non solo i turisti non conoscono questo capolavoro di Gianlorenzo Bernini, ma la fontana del Tritone fu spesso oggetto di incuria perfino da parte dei romani e dell’amministrazione della città. Lo stato di abbandono della fontana divenne tale che, negli anni passati, il tritone era talmente incrostato da alghe e muschio da essere quasi irriconoscibile.
Nel 1932, quando finalmente la fontana venne restaurata e portata allo stato originale, accadde una cosa molto curiosa.
I restauri avevano infatti levato più di 10 cm di incrostazioni dalla statua rendendola completamente diversa da come i romani erano abituati a vederla.
Pensa che venne perfino indetta una campagna dai cittadini per “ripristinare” la fontana originale poiché si erano convinti che la Fontana del Tritone fosse stata sostituita con una copia, tanto appariva diversa!
3 – La fontana del Tritone e la propaganda dei papi
La fontana del Tritone non è stata costruita a piazza Barnerini per puro caso, ma rientrava in un piano ben preciso di propaganda, messa in atto dal Papa
Il motivo “ufficiale” riguardava l’abbellimento della piazza antistante la dimora dei Barberini, ma l’altro motivo era invece legato alla promozione dell’operato del Papa e quindi della chiesa. L’acqua che alimenta la fontana del Tritone, infatti, proviene dall’acquedotto Acqua Paola, restaurato dal Vaticano nel 1610.
Per esaltare il loro operato, i papi dell’epoca miravano a finanziare grandi lavori pubblici, regalando al popolo fontane maestose e monumenti.
Ti sembra strano?
Allora pensa che la stessa identica cosa avvenne anche per il ripristino di altri acquedotti, il più celebre è quello dell’ “Acqua Vergine”. Se questo nome non ti dice nulla è forse perché la sua importanza è stata completamente oscurata da una delle fontane più famose e fotografate di Roma… la fontana di Trevi.
Lo sapevi?
4 – La fontana del Tritone dove si trova
Scommetto che ora vorrai sapere dove si trova la fontana del Tritone.
Arrivarci è facilissimo, basta prendere la metro A e scendere direttamente a piazza Barberini. La fontana del tritone sarà proprio a pochi passi dall’uscita della metropolitana. Lo spazio antistante la fontana è molto largo quindi avrai anche la possibilità di fare delle bellissime foto.
Dopo la fontana del Tritone ti consiglio anche di fare una passeggiata alla vicinissima via Veneto. All’ingresso della strada si trova un altro piccolo capolavoro di Bernini, la fontana delle Api, e poco lontano potrai fare un piccolo tour “macabro” all’interno della Cripta dei Cappuccini.
Se invece hai voglia di scoprire delle altre opere d’arte di straordinaria bellezza, a soli 200 metri dalla fontana del tritone si trova palazzo Barberini. Questo edificio, un tempo proprietà della famiglia Barberini, oggi ospita un importantissimo museo di Roma che ti consiglio di visitare.
Al suo interno troverai la bellissima scalinata elicoidale di Borromini oltre che alle splendide tele di Caravaggio, Raffaello, Lorenzo Lotto ed altri.
5 – La fontana del Tritone ed il folklore a Roma
La fontana del Tritone fa talmente parte della vita dei romani che piazza Barberini viene spesso chiamata “piazza del Tritone”.
Nella cultura romana vi sono molti stornelli e canzoni popolari, non potevo non citare questa, che mio nonno mi cantava in versione “censurata” per bambini, sostituendo parolacce e oscenità.
La versione originale puoi ascoltarla nel video che ho caricato qui sotto.
Dove dormire a Roma
Commenti sulla fontana del Tritone?
Pensi anche tu che la Fontana del Tritone sia una delle fontane più belle di Roma? Hai qualche altra fontana da suggerirmi?
Scrivimi pure nei commenti, ti risponderò al più presto.