Il Santuario della Fortuna Primigenia si trova a Palestrina, un comune poco distante da Roma. Nell’antichità questa città era a dir poco celeberrima proprio per il suo importantissimo santuario, dedicato alla dea Iside e alla Fortuna Primigenia. Proprio per questo Palestrina era un importantissimo luogo di pellegrinaggio, tanto che l’antico nome della città, Praeneste, diede origine al nome della strada, via prenestina.
Questa cittadina fu sempre molto ricca, soprattutto grazie alla sua posizione strategica. Si trova infatti arroccata sul monte Ginestro e domina tutta la valle. Su queste terre si trovava probabilmente un antico insediamento già prima della fondazione di Roma. Pensa che ci sono arrivati dei resti archeologici del sesto secolo A.C. , quindi molto prima della fondazione del tempio stesso.
Visitare Palestrina, ed il suo bellissimo santuario della Fortuna Primigenia, ti aiuterà quindi a fare un tuffo nel passato per scoprire degli aspetti importantissimi sulla spiritualità dell’antica Roma, una straordinaria opera architettonica e un piccolo museo con un grande capolavoro.
In più, ti racconterò una piccola curiosità che ti farà capire che, in realtà, non è cambiato poi molto negli ultimi 2000 anni, e che gli antichi romani si comportavano esattamente come noi oggi.
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Si parte!
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La storia di Palestrina in breve
Come ti dicevo, la storia di Palestrina è molto antica e numerose sono le leggende che parlano della sua fondazione. Una delle più famose racconta come la fondazione della città sia venuta per mano del figlio di Ulisse e della maga Circe, Telegono. Mentre i romani raccontano che la città sia legata al figlio del dio Vulcano / Efesto.
Miti a parte, quello che conosciamo per certo è che in questo luogo esisteva già un antico insediamento di epoca pre-romana, successivamente conquistato proprio da Roma con gli alleati della Lega Latina.
Ma perché i romani erano interessati a queste terre?
Questo luogo aveva una posizione strategica ottimale, che dominava su tutta la valle. Inoltre c’erano già importanti fortificazioni poiché era un passaggio molto frequentato per il transito verso l’Italia Meridionale.
Ma c’é di più!
Tra gli eventi importanti che caratterizzarono la storia di Palestrina, vi à la famosa guerra civile tra Mario e Silla. Gli abitanti della città infatti si schierarono con Mario, che morì proprio qui. Infine, si racconta che fosse una delle mete di villeggiatura di Tiberio (come a Sperlonga).
Ma storia della città a parte, il vero tesoro di questo luogo è il famosissimo Santuario della Fortuna Primigenia.
Ecco cosa troverai e perché è così importante.
Il tempio della Fortuna Primigenia
Come ti dicevo, il santuario di Palestrina, dedicato alla Fortuna Primigenia. Fu costruito verso il II secolo a.C. ma gli scavi hanno portato alla luce resti di luoghi di culto precedenti.
Il tempio era di dimensioni gigantesche.
Si pensa che venne realizzato grazie agli investimenti di più famiglie che si erano arricchite grazie agli scambi commerciali. Forse non ci crederai, ma per costruire il tempio della Fortuna Primigenia venne modificata perfino la morfologia del territorio, realizzando diverse terrazze artificiali.
Ma perché era così importante già nell’antichità?
Molto semplicemente perché in questo tempio si poteva consultare l’oracolo.
Come forse saprai, i grandi templi degli oracoli sono di origine greca. Il più famoso dell’antichità era quello della Sibilla Delfica che si trovava nel tempio di Apollo A Delfi. Bene, anche a Palestrina c’era la stessa cosa, e i cittadini potevano recarvisi per farsi predire il futuro o interrogare l’oracolo su questioni importanti.
Proprio per questo, nonostante sia stato realizzato nella tarda età Repubblicana, il modello del Santuario di Palestrina fà proprio riferimento agli antichi oracoli greci (ne troverai uno molto bello anche a Rodi) .
Ma cosa c’era sulle terrazze artificiali?
Ora te lo racconto.
Le terrazze del Tempio di Palestrina
Come ti dicevo all’inizio di questo post, alcune cose non sono cambiate dall’epoca dei romani. Come avviene oggi nei più importanti luoghi di pellegrinaggio nel mondo, in epoca romana esistevano già i negozi di souvenir. Questi erano situati proprio lungo le terrazze artificiali del Tempio di Palestrina e, ovviamente, permettevano ai pellegrini di acquistare un ricordo del loro viaggio.
Ma su queste terrazze avveniva anche un vero e proprio rituale.
Le prime terrazze permettevano infatti l’accesso all’area sacra. Attraverso un percorso guidatosi procedeva alla purificazione dei pellegrini tramite abluzioni. Dopo di che, attraverso le due monumentali scalinate, si accedeva all’area in cui si trovava l’oracolo. Qui c’era il pozzo da cui si estraevano i responsi, che avvenivano in questo modo: un giovane estraeva da una scatola dei bastoncini di legno con sopra incise delle parole, che rappresentavano la risposta della Dea.
Proprio difronte si trovava la statua della dea Fortuna, raffigurata nell’atto di allattare Giove e Giunone bambini.
Ma non finisce qui!
Sempre sulle terrazze si trovava probabilmente un boschetto di ulivi e, dopo aver avuto risposta dall’oracolo, i pellegrini giungevano in una grande piazza con un grande porticato ed il tempio rotondo.
Ecco un’altra curiosità!
Perfino Cicerone racconta che il santuario di Palestrina era il più sacro per i Romani. Pensa che persino i generali romani venivano in questo luogo per consultare la dea Fortuna prima delle campagne militari. Il tempio di Palestrina era così importante che vennero persino coniate delle monete che raffiguravano il contenitore da cui si estraevano i responsi della dea.
Il museo di Palestrina ed il mosaico del Nilo
Come potrai ben immaginare, grazie ai continui pellegrinaggi e all’afflusso dei ricchi romani, il tempio accumulò grandi ricchezze.
Il museo archeologico nazionale di Palestrina conserva ancora oggi alcuni reperti eccezionali. L’opera più celebre del museo è sicuramente il mosaico del Nilo, un gigantesco mosaico con scene di vita sul fiume Nilo, risalente al II o I secolo a.C.
I particolari che potrai osservare su questo mosaico sono semplicemente meravigliosi. Ci sono scene di pesca, una grande varietà di animali selvatici perfettamente raffigurati, soldati egizi e macedoni,
Fu ammirato per la sua bellezza ed i suoi dettagli sin dal XVI secolo, quando fu rinvenuto nel palazzo vescovile di Prenestina, in antichità foro civile. Tra i particolari, mi ha molto colpita il rinoceronte, rappresentato come con una corazza: la scritta in greco specifica il soggetto, rinokeros!
Oggi il mosaico è visibile in verticale, ma devi pensare che anticamente era posto invece sul pavimento del tempio. Questo capolavoro lascia senza parole: le sue dimensioni imponenti e lo splendore delle scene è senza tempo.
Il tempio di Palestrina oggi
Purtroppo, durante il 1500, gli abitanti della città iniziarono ad “invadere” le antiche terrazze del tempio. Qui venne costruito un nuovo quartiere di Palestrina, noto come “il Borgo” e molti dei materiali e delle antiche decorazioni vennero riutilizzate per la costruzione delle nuove case.
Pensa che l’area venne talmente modificata che non era più possibile distinguere la struttura originaria del Tempio di Palestrina.
Solo nel 1800, la famiglia Barberini, che controllava queste terre, iniziò ad interessarti alla storia della città. Promossero scavi archeologici e recuperarono dei manufatti risalenti addirittura all’eta del ferro. Fu proprio in questo periodo che venne recuperato il famoso Mosaico del Nilo di cui ti parlavo prima.
Ma allora come mai oggi il santuario è completamente visibile?
Purtroppo, o per fortuna, i bombardamenti della secondo guerra mondiale arrivarono fino in questa zona. Curiosamente, solo le “nuove case” vennero colpite, lasciando la possibilità agli archeologi di riportare alla luce l’antico tempio.
E quindi?
Se oggi possiamo ammirare questa imponente struttura dell’antichità, è stato possibile solo grazie a 10 anni di scavi. Dopo aver rimosso i detriti, vennero finalmente alla luce le antiche fondamenta in pozzolana realizzate dagli antichi romani che puoi ammirare ancora oggi.
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