Se stai pianificando di visitare Parigi mi dispiace dirti che in questo momento non è possibile visitare la cattedrale Notre Dame. Sicuramente avrai visto anche tu le terribili immagini dell’incendio della cattedrale di Parigi e purtroppo passeranno alcuni anni prima di poter entrare nuovamente tra le sue mura.
Davvero non è possibile entrare?
Purtroppo non solo non potrai visitare l’interno di Notre Dame ma, almeno per i prossimi mesi, non sarà possibile neppure avvicinarsi al perimetro esterno della chiesa. Tutto intorno ci sono infatti delle transenne, che ti permetteranno di osservarla solo da un centinaio di metri.
Lo so, questo disastroso incendio è stato un duro colpo per tutti e nulla potrà sostituire Notre Dame sia per il valore artistico che per quello spirituale. Questo però non vuol dire che non ci siano altre chiese importanti e belle da visitare a Parigi, come la bellissima Saint Denis o il tour delle chiese gotiche della città.
Ok, ma com’è adesso la situazione a Notre Dame?
In questi mesi in moltissimi mi avete chiesto notizie sull’incendio di Notre Dame a Parigi. Vivendo nella capitale francese mi è sicuramente più facile avere notizie riguardo i lavori di ricostruzione e tutti gli sviluppi della vicenda. Proprio per questa ragione ho deciso di scrivere questo post con le domande più frequenti che mi vengono fatte, in modo da fare un po di chiarezza su quanto sappiamo allo stato attuale.
Ti va di approfondire?
Qui sotto cerco di rispondere alle 8 domande che mi sono state fatte più spesso sull’incendio di Notre Dame de Paris, nella speranza di non dover mai più scrivere un articolo del genere.
Si parte!
Indice degli argomenti
- Cosa ha causato l’incendio
- Perché i pompieri non sono riusciti a spegnere l’incendio
- Perché l’incendio è stato così violento
- Quanto sono frequenti gli incendi nelle cattedrali
- Come era fatto il tetto di Notre Dame
- Cosa abbiamo perso durante l’incendio
- Le opere perse e le opere salvate
- Come sarà ricostruita Notre Dame
- Bisogno d’aiuto?
Cosa vedere vicino Notre Dame
1 – Cosa ha causato l’incendio di Notre Dame
La polizia francese sta ancora portando avanti le indagini per escludere l’atto doloso ed eventuali responsabilità, ma per il momento la teoria più accreditata è quella accidentale. Insomma si è trattato di un drammatico incidente dovuto ad una fatale disattenzione.
L’incendio di Notre-Dame a Parigi è stato probabilmente dovuto ai lavori in corso nella zona del tetto, che stava essendo restaurato. I lavori erano ormai in corso da diversi mesi, con lo scopo di ripulire la parte esterna della guglia che era ormai annerita a causa dell’inquinamento.
Ti sorprenderà sapere che prima del 15 aprile, la cattedrale di Parigi non era mai stata colpita da un incendio e che nessuno aveva mai portato l’elettricità fin sul tetto proprio per scongiurare questo pericolo.
La struttura interna del tetto di Notre Dame a Parigi è infatti così intricata che era impossibile installare i moderni sistemi antincendio. Per questo motivo sono stati posizionati solo dei sensori di fumo e degli allarmi, oltre alla costante presenza di alcuni guardiani.
Purtroppo non è bastato.
2 – Perché i pompieri non sono riusciti a spegnere l’incendio?
Mentre osservavo le prime immagini di Notre Dame tra le fiamme, la prima cosa che mi sono domandata è stata:
“Ma dove sono i vigili del fuoco?”.
Sembrava infatti che la cattedrale stesse bruciando e che nessuno fosse ancora stato incaricato di spegnere le fiamme, non è vero?
In realtà i pompieri di Parigi hanno fatto un lavoro davvero eccelso per evitare che le cose volgessero al peggio, ma le dimensioni della chiesa sono davvero enormi rispetto all’acqua erogata dagli idranti. In più le scale non erano abbastanza alte per arrivare fino in cima ed il vento forte non ha aiutato di certo ad avere un getto preciso.
I pompieri erano talmente piccoli rispetto alle immagini che abbiamo visto in tv che sembravano non esserci anche se hanno fatto tutto il possibile per salvare Notre Dame dalle fiamme.
Ma allora perché non utilizzare un canadair o un elicottero?
Sono certa che più di qualcuno avrà pensato a questa soluzione che tuttavia non era praticabile per due ragioni:
- Gettare dell’acqua fredda sulle pietre roventi avrebbe causato dei gravissimi danni alla struttura portante di Notre Dame
- C’era pericolo per le migliaia di persone che si erano radunate intorno alla chiesa.
Si è scelta quindi l’unica soluzione possibile. In questo articolo del Corriere della Sera, che riprende quello del New York Times, le dinamiche dell’incendio sono spiegate molto bene.
3 – Perché l’incendio a Notre-Dame di Parigi è stato così violento?
La velocità con cui si è propagato l’incendio a Notre Dame ha spinto molte persone a cercare spiegazioni fantasiose, ma la realtà è molto più semplice. Il tetto della chiesa poggiava su enormi tronchi di quercia, circa 1300. La gigantesca struttura era stata innalzata verso il 1220 e sosteneva il tetto e la guglia, posta invece nel XIX secolo, quando l’architetto Viollet-le-Duc restaurò la cattedrale.
Chiaramente, trattandosi di un’opera del XIII secolo, il legno era molto secco.
Considera infatti che l’edificazione di una cattedrale durava anche per secoli, e che la legna per la costruzione doveva essere trasportata anche dalle regioni vicine. Alcuni di quei tronchi potevano già avere molti decenni o addirittura secoli nel momento in cui furono collocati sul tetto di Notre-Dame di Parigi.
Ti sembrerà sorprendente, ma stiamo parlando di legna vecchia 800-900 anni, nella migliore delle ipotesi.
Pensa che, all’epoca della costruzione della cattedrale, alcuni tronchi erano stati perfino presi da strutture più antiche e alcuni datavano addirittura al IX secolo.
Hai mai provato a dare fuoco alla legna vecchia? Brucia fortissimo e velocemente!
Per questo l’incendio di Notre-Dame di Parigi è divampato in modo così violento. Se poi aggiungiamo il forte vento di quel giorno e la copertura in piombo del tetto… purtroppo il disastro era difficilmente arginabile.
4 – Quanto sono frequenti gli incendi nelle cattedrali?
Purtroppo questo tipo di incidenti sono molto più frequenti di quello che potresti immaginare.
Solo nel 2018, in Italia, ve ne sono stati due a mia conoscenza. Il primo presso la sagra di San Michele in Piemonte ed il secondo alla pieve di Chiampo in provincia di Vicenza. Entrambi gli incidenti sono avvenuti per guasti a seguito di lavori in corso sul tetto.
A Nantes per le stesse ragioni, bruciò la cattedrale nel 1972 e l’elenco potrebbe continuare molto a lungo purtroppo.
In passato ovviamente questo genere di disgrazie era ancora più frequenti. L’illuminazione delle chiese dipendeva totalmente dalle candele ed il riscaldamento dai camini. In più i sistemi di sicurezza e le tecnologie non erano certo quelle che abbiamo noi oggi a disposizione, per cui bastava anche il minimo errore e si rischiava di veder bruciare tutto.
Ad esempio?
Per fare un esempio su tutti, devi sapere che il tetto del Duomo di Pisa è bruciato nel 1595 esattamente con le stesse modalità avvenute il 15 aprile a Notre Dame. Durante i lavori di manutenzione del tetto, un operaio ha probabilmente dimenticato accesi alcuni strumenti durante la notte, che appiccarono il fuoco alle travi del tetto rischiando di demolire l’intera struttura.
5 – Come era fatto il tetto di Notre Dame?
La struttura del tetto di Notre-Dame di Parigi è stata a lungo studiata proprio per la sua straordinarietà. Era chiamata in gergo “la foresta” proprio perché, entrando nel sottotetto, sembrava di camminare in un fittissimo bosco.
Se ti piacciono i numeri, ti sconvolgerà sapere che il tetto della cattedrale era composto da ben 500 tonnellate di legno e 250 tonnellate di piombo.
Il legno è un materiale prezioso per lo studio degli edifici perché, grazie agli strumenti che abbiamo oggi a disposizione, un piccolissimo campione può dirci davvero molto della sua storia. Si possono scoprire le condizioni atmosferiche in cui l’albero visse, gli strumenti da lavoro che furono usati per il taglio, la messa in posa e così via.
Ma non è tutto.
Grazie ad una speciale analisi chiamata datazione radiometrica, si può scoprire con buona esattezza la data in cui il legno fu tagliato. Questa analisi è conosciuta anche come “metodo del carbonio 14” ed è largamente usata in archeologia per studiare i reperti organici.
Per questo sappiamo con esattezza l’età delle travi che sono bruciate nell’incendio a Notre-Dame di Parigi, e chissà quante altre cose avremmo potuto scoprire in futuro.
6 – Cosa abbiamo perso durante l’incendio di Notre-Dame?
Non voglio alimentare polemiche del tutto sterili, ma chi dice che non abbiamo perso niente di importante durante l’incendio a Notre-Dame di Parigi, sbaglia.
Innanzi tutto abbiamo perso le travi originali della chiesa, legname medievale che poteva ancora dirci molto sulle tecniche di costruzione e sulla vita in Europa in quei secoli. La tecnologia progredisce e se non avessimo perso questo pezzo di storia, avremmo potuto forse scoprire molto altro.
I danni alla struttura sono per fortuna molto limitati ma alcuni ingegneri, tra cui Paolo Vannucci, hanno lanciato un allarme. Egli sostiene che la temperatura eccessiva raggiunta durante l’incendio ed i pesanti getti d’acqua utilizzati per contenerlo, hanno irrimediabilmente danneggiato la muratura.
Inoltre l’incendio ha danneggiato opere e arredi antichi, ecco quali sono.
7 – Le opere perse e le opere salvate
É difficile fare un elenco preciso delle opere perse durante l’incendio di Notre Dame, ma non è vero che all’interno ddella cattedrale di Parigi non ci fosse niente di importante o di antico.
Ho sentito delle frasi che mi hanno davvero scioccato, che la chiesa non era altro che un pasticcio di restauri, costruzioni e ricostruzioni.
É vero, ma tutte le chiese antiche lo sono.
Notre-Dame di Parigi durante la rivoluzione francese fu saccheggiata, danneggiata e molte opere furono perse. Ma vi sono ancora conservati oggetti di immenso valore artistico e religioso.
Per fortuna molti oggetti preziosi sono stati salvati: l’integrità del tesoro della cattedrale, inclusa la preziosa reliquia della corona di spine e le splendide vetrate sono tutte intatte. Pensa che perfino le statue sul tetto erano state asportate per restauri appena qualche giorno prima.
Ma non tutto si è salvato!
Purtroppo l’organo di Notre Dame, restaurato a più riprese ma risalente in gran parte al XV secolo, ha subito gravi danni. Se ti sembra una perdita da poco pensa che questo strumento aveva una lista d’attesa lunghissima perché particolarmente apprezzato per via dell’acustica.
A quanto ho letto la statua che decorava l’altare, la famosa Pietà di Nicolas Coustou, dovrebbe essere integra così come le belle sculture sepolcrali che decoravano le cappelle. Purtroppo non si sa ancora nulla delle grandi tele e dello splendido coro con le transenne decorate.
8 – Cosa accadrà adesso a Notre-Dame di Parigi?
Mentre in un primo momento si era parlato di ricostruire il tetto di Notre-Dame di Parigi in modo innovativo e diverso, attualmente si propende per una ricostruzione “com’era”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato di voler ricostruire la cattedrale in 5 anni, in modo che sia pronta per le Olimpiadi di Parigi del 2024, ma non tutti credono possibile questa tempistica.
Per fortuna c’è un dato positivo.
Già il giorno dopo il terribile incendio di Notre-Dame di Parigi, è partita una raccolta fondi a livello mondiale e sono già stati raccolti più di un miliardo di euro per la ricostruzione.
In ogni caso io spero che possa tornare ad essere visitabile al più presto. Notre-Dame di Parigi è un patrimonio di storia e di arte che appartiene a tutti, non solo alla Francia e a Parigi.
Bisogno d’aiuto?
Tu cosa ne pensi di questa terribile tragedia?
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