Tiziano Vecellio: la vita, gli aneddoti e la sua rivoluzione del colore

Hai appena scoperto i bellissimi quadri di Tiziano Vecellio e ti sei innamorato di questo artista?

Tiziano è stato uno dei più grandi artisti italiani. Tra rinascimento e manierismo, durante la sua lunghissima carriera, questo pittore subì influenze ed evoluzioni delle grandi personalità del suo tempo.

In questo post ti racconto la sua vita, gli aneddoti e le opere di uno dei più grandi maestri della pittura italiana.

La vita di Tiziano in breve

  • Nacque a Pieve di Cadore ma visse la maggior parte della vita a Venezia.
  • Fu allievo di Giovanni Bellini e fu profondamente influenzato da Giorgione.
  • La sua bottega lo rese molto ricco ma divenne anche imprenditore nel commercio del legname.
  • Rivoluzionò l’uso del colore nella pittura.
  • Realizzò i ritratti degli uomini più importanti del suo tempo.
  • Morì molto anziano, probabilmente a 103 anni.

Quando è nato Tiziano Vecellio? La controversa data di nascita

La data di nascita di Tiziano Vecellio è sconosciuta. Non vi sono documenti ufficiali e le diverse testimonianze in proposito non coincidono. Gli storici si accordano di solito su una data tra il 1480 e il 1490 ma alcuni datano la nascita anche tra il 1470 e il 1475.

Sappiamo per certo che Tiziano morì nel 1576. Abbiamo una lettera del 1571 in cui l’artista asserisce di avere 95 anni e un atto di morte in cui viene detto che spirò all’età di 103 anni.

Questo dato sarebbe importante per datare i primi dipinti con certezza e per capire bene la sua formazione. Quel che è sicuro è che visse molto a lungo per gli standard della sua epoca

Perché Tiziano è ritenuto un artista straordinario

Il giovane Tiziano venne a contatto con artisti del calibro di Lorenzo Lotto, Sebastiano Del Piombo, Carpaccio e Giorgione oltre al suo già citato maestro.

Il pittore raggiunse presto il successo con le sue tele che si contraddistinsero per l’uso eccezionale che riuscì a fare del colore.

Venezia in quel periodo era all’apice del suo splendore: controllava tutti i traffici del mediterraneo e un ricco e colto patriziato spendeva i propri soldi in opere d’arte per abbellire i propri palazzi.

Divenne il pittore ufficiale della Serenissima nel 1517, sostituendo il suo stesso mastro Bellini.

Non solo pittore: Tiziano si dedica al commercio

Tiziano non fu solo pittore ma anche vero e proprio imprenditore: non solo avviò una propria bottega che ottenne grande successo, ma investì anche i propri guadagni nel commercio del legname tra la sua città natale e Venezia.

Il legname era necessario all’industria delle navi e perciò l’artista ottenne presto alti proventi, divenendo ancora più ricco.

Un grave lutto e una storia d’amore finita in tragedia

Tiziano ebbe un unico grande amore, la bella Cecilia Soldano. Si sposarono nel 1525 dopo aver avuto i primi due figli, Pomponio ed Orazio.

I due convivevano già da tempo e si amavano molto. La giovane però morì di parto cinque anni dopo, dando alla luce la figlia Lavinia. Sembra che il pittore rimase talmente sconvolto dal lutto che non si risposò mai più.

I figli furono accuditi da sua sorella Orsola, che si trasferì appositamente a Venezia.

Tiziano Vecellio ritratti

Durante la sua carriera, Tiziano strinse rapporti, eseguì opere e ritratti per i più importanti ed eminenti personaggi della sua epoca: da Carlo V a Papa Paolo III Farnese, da Filippo II di Spagna a Enrico III di Francia, dai Gonzaga a Pietro Bembo, dall’Aretino ai vari dogi.

Come scrisse Vasari “non è stato quasi alcun signore di gran nome, né principe, né gran donna, che non sia stata ritratta dal Tiziano”.

La rivoluzione del colore di Tiziano

Tiziano fu più di tutti il maestro della luce e del colore.

Fuse l’attenzione fiamminga per i particolari e la materia (il vetro, le perle, i tessuti…) alla ricerca degli effetti di luce e colore che avevano iniziato il Bellini e il Giorgione, divenendo uno dei più grandi maestri della pittura italiana di ogni tempo.

Eugène Delacroix scrisse di Tiziano “In lui le qualità pittoriche sono portate al punto massimo: quel che dipinge, è dipinto: gli occhi guardano e sono animati dal fuoco della vita. Vita e ragione sono presenti ovunque”.

Elisa

Elisa

Ciao, io sono Elisa! Sono una storica dell’arte e travel blogger. Ho uno spirito nomade e adoro viaggiare per scoprire posti nuovi, scrivere e vivere nuove esperienze! Dal 2012 ho creato arttrip.it per condividere le mie esperienze di viaggio con tutti voi. Foto scattate con Panasonic GH5

2 risposte

  1. E’ cambiato lo stile di Tiziano nel corso degli anni ?
    Ho letto che , anche se in misura minore rispetto a Rembrandt , la sua pennellata col passare del tempo è diventata più essenziale , rinunciando al ” labor limae ” del primo periodo .
    L’ Olandese diventò a tal punto essenziale che gli si rimproverava di ” non finire il lavoro ” e di lasciare solo lo schizzo .
    Grazie per l’ attenzione e buon viaggio dove stai andando , ciao
    Cristiano

    1. Ciao Cristiano,
      Tiziano ha avuto una vita molto lunga e anche il suo modo di dipingere é cambiato nel tempo, evolvendo in una pennellata più densa, imprecisa ma più ricca di colore. Considera che inizia a dipingere verso la fine del periodo rinascimentale mentre, in tarda età, é già influenzata dal manierismo.

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