Quando stai per affrontare un viaggio molto speciale da sola e senti che ogni prova che la vita ti mette davanti ti rende più forte.
Lisbona, luglio 2017
Negli ultimi due anni mi sono successe molte cose belle ma anche molte cose brutte. La mia vita è cambiata tantissime volte e sono passata per esperienze molto difficili che, se da un lato mi hanno formata e resa più forte, dall’altro mi hanno anche duramente messa alla prova.
Voglio raccontarti questa piccola storia di resilienza, sperando che possa farti fare una risata sull’ironia della vita. A me sembra ancora assurda come congiunzione di eventi! Ma andiamo con ordine…
Era fine marzo quando mi sono ritrovata a bere un caffè con mia madre e mia zia. Nel 2015 era scomparsa mia nonna (ti ricordi della maledizione di Berlino?) e tutte e tre abbiamo deciso di fare un viaggio insieme in suo onore.
Dopo lunghe discussioni su dove andare, abbiamo scelto la nostra meta: Lisbona.
Eravamo pronte per prenotare quando mia madre si è ammalata.
Il suo viaggio è finito a giugno, dopo due mesi di agonia.
Un paio di settimane fa, parlando con mia zia, le ho domandato che programmi avesse per le vacanze. Ci siamo chieste se fosse il caso di partire o meno e alla fine abbiamo prenotato per Lisbona. Sarebbe stato il primo viaggio sole io e lei, ed eravamo eccitate e curiose. Ci sembrava di avere una ragione in più per andare, una persona in più da ricordare e da portare con noi.
Quando ho ritrovato la guida del Portogallo che aveva acquistato mia madre, ho scoperto che aveva già sottolineato tutte le cose interessanti da vedere. Eravamo felici di poter partire insieme, di fare l’itinerario che voleva fare lei, di goderci finalmente un po’ di relax.
Il volo sarebbe partito il 18 luglio. Mia zia il 15 mi ha telefonato. Con una voce al limite tra l’incredulo e il disperato mi ha detto: “Mi sono rotta una caviglia, non potrò partire…“.
Non sapevamo se ridere o piangere. Ci siamo ritrovate al telefono, a dirci che era assurdo, improbabile, irreale. Alla fine siamo scoppiate a ridere.
Ironia dell’ironia? Il nostro volo, anche se caro, non era rimborsabile! Quello di mia zia probabilmente sarà rimborsato a causa dell’incidente, ma il mio non c’era proprio modo di recuperarlo o spostarlo.
Senza un attimo di esitazione ho disdetto l’hotel 5 stelle e l’ho scambiato per un ostello della gioventù a un decimo del prezzo. Ho fatto la valigia, sacco a pelo alla mano, e sono pronta a partire da sola.
Ci sono viaggi che vanno fatti. Non posso certo lasciarmi intimidire dalla vita!
Una mia amica si è tatuata di recente una frase che mi piace molto “cadi sette volte, rialzati otto“. Io domani parto per Lisbona. E porterò tutte le mie donne, tutta la mia famiglia che non è potuta venire con me, dentro al mio cuore, stretta stretta.
Con mia zia stiamo già pianificando un altro viaggio per quando toglierà il gesso… intanto ho un percorso da fare, una guida del Portogallo da seguire e non vedo l’ora di cominciare!
Se vuoi seguire la mia avventura, puoi trovare le foto e le dirette su facebook ed instagram. Ti aspetto!