Valle Imagna: 5 cose da vedere e i percorsi più belli se ami le vacanze nella natura

Quando penso alla valle d’Imagna, il primo aggettivo che mi viene in mente è verde. Verde è il suo paesaggio, i crinali e i profili dei monti. Ci sono davvero tante cose da vedere poiché comprende diversi comuni con un patrimonio storico e naturale davvero notevole.

Prima di tutto vorrei parlarti di Rota d’Imagna, dove ho avuto il piacere di tornare per la seconda volta.

Questo piccolo paese, diviso tra Rota Dentro e Rota Fuori, ha dato i natali al famoso architetto Giacomo Quarenghi: uno dei più importanti esponenti di architettura neoclassica in Russia. Pensa che la sua casa seicentesca è ancora visibile, basta chiedere di Ca’ Piatone.

Sei un’amante del trekking nella natura?

Perfetto!

Dalla Valle Imagna partono diverse passeggiate per gli amanti del trekking e della mountain bike. Inoltre, non molto lontano, si trovano della grotte antichissime in cui furono ritrovati segni di insediamento umano risalenti all’età del bronzo.

Insomma se vuoi trascorrere una vacanza a contatto con la natura e gustare dell’ottimo cibo, non lasciarti scappare l’occasione di vivere questa esperienza indimenticabile.

Ti va di saperne di più?

Si parte!

Cose da fare a Bergamo

Arrivare a Fuipiano e scoprire la pace della montagna

Uno dei luoghi più belli della Valle Imagna è Fuipiano, una piccola contrada che si affaccia proprio sulle pendici della vale. Le antiche case in pietra locale e le baite tipiche lo rendono davvero delizioso, di quel fascino che si può trovare solo nei paesi di montagna.

L’impressione che ho auto è stata di un luogo in cui regna una pace ed una tranquillità senza eguali. Sembra quasi che il tempo si sia fermato al Medioevo e che le poche abitazioni abbiano un ritmo tutto loro.

Io ho avuto la fortuna di visitarlo un una bellissima giornata di sole e, tra il frusciare delle foglie al vento ed il cinguettio degli uccelli, per qualche minuto la Valle Imagna mi ha fatto scoprire cosa vuole davvero dire essere in pace con la natura.

Fuipiano si trova a circa 1000 metri di altezza e si raggiunge attraverso la strada panoramica che costeggia tutta la Valle Imagna. Data la sua posizione, avrai l’impressione di trovarti su una grande balconata da cui poter ammirare i luoghi più belli della valle.

Ecco una curiosità!

Il borgo è stato fondato nel ‘500 da veneziani, che da qui controllavano lo spostamento degli uomini e delle merci che provenivano dal Ducato di Milano. A testimoniare questa storia, alcune pietre di colore bianco che segnalavano proprio il confine tra i due stati, un po’ come quelle che ho trovato sui Monti Sibillini.

Una vera particolarità di questo posto sono i tetti a piöde. Si tratta di tetti realizzati in pietra che viene lavorata per essere ridotta in fogli di vario spessore. La pratica di realizzare le abitazioni con questi materiali oggi è purtroppo andata in disuso, ma nella valle ci sono ancora degli artigiani che hanno mantenuto in vita queste antiche tradizioni.

Un’ultima cosa da vedere!

Lungo la strada si trova una piccola cappella capace di contenere al massimo una ventina di persone. La cosa particolare di questa struttura è che contiene un’antico affresco di Francesco Quarenghi, nonno del più famoso architetto di cui ti parlavo poco fa.

Ma i tesori della Valle Imagna non sono certo finiti qui!

contrada di Fuipiano in Valle Imagna

La foresta del Resegone

Questa valle prende il nome dal torrente Imagna che la attraversa e che confluisce nella val Brembana. La bellezza del luogo è data anche dalle meraviglie della natura: cascate, ruscelli, sentieri con paesaggi mozzafiato e vegetazione a perdita d’occhio.

Un posto che ti consiglio di visitare è il monumento naturale valle Brunone, dove si trovano giacimenti paleontologici e fonti naturali di acqua sulfurea.

Un altro luogo meraviglioso della Valle Imagna è invece la foresta Resegone, sull’omonimo monte. Tra le sue cascatelle ed i suoi sentieri potrai finalmente vivere un momento di pace a stretto contatto con la natura.

La foresta è il posto ideale per gli amanti dei boschi di montagna ed ha anche un grande valore naturalistico. Questa è infatti la casa di moltissime piante secolari oltre che di numerosi esemplari di camosci, caprioli e di tutta la fauna caratteristica di questi ambienti montani.

Questa foresta della Valle Imagna è così ricca di biodiversità da essere diventata una zona a protezione speciale.

Inutile dire che in Valle Imagna si pratica moltissimo turismo sportivo. Le stradine di montagna solo popolate ogni giorno da moltissimi ciclisti, appassionati di trekking ed equitazione.

Santuario della Cornabusa

Se ti trovi in un qualsiasi punto sopraelevato della Valle Imagna, noterai sicuramente i numerosi campanili che fanno capolino tra il verde della valle. Come potrai facilmente immaginare, appartengono alle numerose chiese e antichi santuari, risalenti ad epoche lontane.

Tra tutte, quella che mi ha colpita di più, è stato il santuario della Cornabusa.

Si tratta di una grotta di origine naturale, ampliata nel XVI secolo, e ancora oggi utilizzata a scopo religioso. Dal Santuario della Cornabusa è possibile osservare tutta la valle Imagna: è un luogo davvero suggestivo perché la natura e l’opera dell’uomo si armonizzano perfettamente tra loro.

Ma qual è la sua storia?

Devi sapere che il Santuario della Cornabusa ha origine nel periodo delle guerre tra Guelfi e Ghibellini, nel XIV secolo. A quanto pare alcuni abitanti si rifugiarono in una cavità naturale, una “corna busa” in dialetto, proprio per sfuggire alle violenze.

Con loro avevano solo una piccola Madonna in legno che, ritrovata nel ‘500, sembra essere stata al centro di un miracolo. E proprio per questo motivo iniziò la costruzione del santuario. Pensa che l’antica statuetta della Madonna è ancora custodita qui, all’interno di un piccolo tempietto nel piazzale antistante.

Se vuoi visitare il Santuario della Cornabusa in Valle Imagna, ricordati che è aperto solo da aprile fino al termine dell’estate. Durante il resto dell’anno le condizioni atmosferiche non permettono infatti di raggiungere questo luogo.

Io ho visitato il Santuario della Cornabusa una domenica mattina, mentre era in corso la messa. Il santuario era gremito di fedeli che pregavano mentre piccole gocce d’acqua cadevano dal soffitto umido di pioggia. I raggi del sole scaldavano le spalle dei presenti mentre il fresco della grotta emanava un profumo di terra, bosco, incenso e serenità.

Mi sono emozionata moltissimo!

santuario della cornabusa in valle imagna

La rotonda di San Tomè

Discendendo la valle Imagna lungo la strada per Bergamo, ad un certo punto potrai intravedere una piccola cupola. Il mio intuito da storica dell’arte medievale non poteva non farmelo notare, ho girato l’angolo e ho scoperto un piccolo tesoro!

La rotonda di San Tomè è un edificio circolare risalente al XII secolo in cui si respirano i secoli. Si tratta di un monumento non molto grande a pianta centrale composto da 3 cilindri sovrapposti. I cilindri si restringono salendo verso l’alto formando, in alto, una lanterna con quattro eleganti bifore contrapposte.

Perché vale la pena visitarla?

La Rotonda di San Tomè possiede tutte le caratteristiche dell’architettura romanica: sobrietà, riferimenti ai cicli solari delle stagioni, rifiuto dello spreco. Le pietre, piuttosto spoglie, ci parlano di un tempo lontano. Pensa che alcune sono state reimpiegate e presentano addirittura decorazioni risalenti all’epoca longobarda.

Grazie a due scalinate interne, potrai salire fino al matroneo e passeggiare nel deambulatorio.

Sulle pareti della Rotonda di San Tomè rimangono i resti di un’Annunciazione e di una Madonna in trono con Bambino. L’idea che si ha entrando è che la struttura doveva essere riccamente decorata con elementi artistici di ottima qualità.

É una delle più antiche testimonianze della valle Imagna, curioso per la sua pianta centrale e per la sua posizione, oggi praticamente isolata… per me è stato amore a prima vista!

Valle Imagna: il ponte più alto dove volano le aquile!

Sempre sulla strada, ad un certo punto, si nota una piccola area di sosta ed un sentiero scosceso: devo ringraziare la signora Ilse dell’hotel Miramonti, altrimenti non mi sarei mai fermata e mi sarei persa uno spettacolo molto suggestivo.

Devi sapere che, ad attraversare la valle Imagna, c’è un lungo ponte che prende il nome dall’architetto che lo costruì: il ponte Chitò.

Si tratta di un ponte che collega i due versanti della valle e da cui parte un bellissimo percorso di pista ciclabile, completamente immerso nella natura: mentre da un lato porta alla strada, dall’altro conduce nel cuore di una foresta bellissima.

Ma la cosa più bella è il panorama.

Mentre passeggiavo sul ponte ci sono state alcune aquile che sono venute a riposarsi a pochi metri da me, è stato bellissimo vederle così vicino e nel loro ambiente naturale. Un’emozione indescrivibile.

ponte chitò in valle imagna

Dove dormire in Valle Imagna

Durante il mio soggiorno in Valle Imagna sono stata ospite di un hotel di cui mi sono innamorata.

Si chiama hotel Miramonti ed affaccia direttamente sulla valle e sul mare verde delle montagne. La colazione si gusta su una terrazza con vista, le camere sono tutte rinnovate di recente e molto belle.

L’hotel offre tutti i servizi per rilassarsi in vacanza: una SPA con idromassaggio, sauna, bagno turco, percorso Kneipp e area relax. Ma la cosa che ho amato di più è stata la piscina riscaldata sia interna che esterna.

Se il tempo è bello si può godere il sole ed il paesaggio dalle sdraio o dai morbidi cuscinoni sul prato esterno.

Abbiamo avuto il piacere di conoscere la famiglia che gestisce la struttura e la fantastica signora Ornella. Ci ha raccontato che l’hotel l’ha costruito con sua madre e le sorelle nel ’64, mentre ora è lo chef del ristorante Gritti, interno all’hotel.

Per me è stata una bellissima esperienza!

Ho scoperto come si preparano in casa i casoncelli e le foiade, ho assaggiato la polenta taragna e l’ho potuta ammirare mentre preparava la torta Quarenghi. Si tratta di una ciambella di sua invenzione a base di fichi secchi, cioccolato e farina di mais, dedicata al più illustre cittadino di Rota d’Imagna.

Insomma, gli ingredienti del nostro soggiorno sono stati ottimo cibo, relax e scoperte continue.

Devo ammetterlo, in valle Imagna ci ho lasciato un pezzettino di cuore.

casoncelli del ristorante Gritto a Rota di Imagna

Commenti sulla Valle Imagna

E tu, conoscevi questo posto incantato?

Fammi sapere nei commenti se hai bisogno di aiuto per visitare questo autentico paradiso o se vuoi che approfondisca alcuni aspetti di questo post.

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Elisa

Ciao, io sono Elisa! Sono una storica dell’arte e travel blogger. Ho uno spirito nomade e adoro viaggiare per scoprire posti nuovi, scrivere e vivere nuove esperienze! Dal 2012 ho creato arttrip.it per condividere le mie esperienze di viaggio con tutti voi. Foto scattate con Panasonic GH5