Ravenna è una città incredibile che custodisce numerosi tesori dell’arte antica purtroppo poco conosciuti ed oscurati dalle più famose città d’arte italiane. Quasi nessuno lo sa ma Ravenna fu la capitale per 3 volte e di 3 diversi imperi molto importanti: dell’impero Romano d’Occidente, di Teodorico Re dei Goti e dell’Impero Bizantino in Europa.
Grazie alla sua posizione strategica, Ravenna divenne durante il Medioevo un fiorente centro di di scambi religiosi e culturali, crocevia di artisti tra oriente ed occidente.
Il suo glorioso passato viene oggi testimoniato da ben 8 monumenti inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, dalle sue bellissime basiliche e dai suoi battisteri che la rendono la città con il più ricco patrimonio di mosaici risalenti al V e VI secolo.
È proprio in questa città inoltre che sono conservate le spoglie di Dante e non a Firenze come molti credono.
Insomma ora non hai più scuse e, se ti trovi in Emilia Romagna, devi assolutamente concederti almeno una giornata in questa bellissima città.
Ecco cosa vedere a Ravenna con i suoi monumenti più rappresentativi, le sue attrazioni e la sua storia, dalle montagne russe fino al mare.
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Indice degli argomenti
Tour da fare a Ravenna
Perché Ravenna divenne capitale
Prima di scoprire cosa vedere a Ravenna ti racconto brevemente la sua storia.
Devi sapere che questa città divenne molto importante alla fine del IV secolo dopo Cristo quando Onorio, imperatore dell’impero Romano d’Occidente, spostò la capitale da Milano a Ravenna sotto la minaccia di Alarico, re dei Visigoti. A quell’epoca Ravenna era in una posizione strategica migliore rispetto a Roma: circondata da lagune, era infatti inattaccabile.
Ufficialmente rimase poi la capitale dell’impero romano d’occidente fino alla sua totale capitolazione.
Nel VI secolo divenne la capitale di un “regno barbarico”, sotto Teodorico, l’illuminato re degli Ostrogoti e, successivamente, fu conquistata da Giustiniano, imperatore bizantino.
Nel medioevo, Ravenna fu città comunale e rimase perlopiù sotto la guida degli arcivescovi, che erano tra i più importanti in Italia. Oggi è famosa come città d’arte e per il suo parco divertimenti Mirabilandia, che offre molte attrazioni (brividi garantiti sul Katoon!).
Dopo questa breve spiegazione è arrivato il momento di scoprire i suoi monumenti più belli!
Il battistero degli Ortodossi e degli Ariani
Tra le cose da vedere a Ravenna ci sono senza dubbio questi due monumenti importantissimi.
Il Battistero degli Ortodossi e il battistero degli Ariani, testimoniano le diverse inclinazioni religiose che si succedettero e convissero in questa antica capitale, ma soprattutto custodiscono alcuni dei mosaici più belli di Ravenna.
Il battistero degli Ortodossi o Neoniano, fu costruito alla fine del IV secolo dal vescovo Urso insieme con una cattedrale, purtroppo scomparsa. Ha una forma ottagonale molto semplice ma il suo vero tesoro sono i bellissimi mosaici della cupola, ricostruita nel V secolo dall’arcivescovo Neone.
Il mosaico mostra le tipiche caratteristiche dello stile ravennate, con una forte influenza costantinopolitana. La decorazione è composta da tre centri concentrici: il primo mostra l’etimasia, il secondo gli apostoli e al centro c’è il battesimo di Gesù (la strana figura vicino a Cristo è la rappresentazione del fiume).
Dopo la fine dell’impero romano d’occidente (476), Teodorico governò su una buona parte del territorio italiano a partire dal 493 e fece di Ravenna la sua capitale. Egli decise di prosciugare e bonificare le paludi intorno alla città e fondò il quartiere dei Goti, con una chiesa ed un battistero ora chiamato degli ariani, che prende ispirazione da quello degli ortodossi.
I mosaici della cupola del Battistero degli Ariani rappresentano quindi gli Apostoli e il battesimo di Gesù, ma lo stile è molto diverso, perché l’arte stava cambiando da “Romana” a “Medievale”. Per questo motivo le figure sono molto più semplici e stilizzate, quasi assenti. Ciò che importava era infatti il messaggio e non il modo in cui veniva rappresentato.
La tomba di Galla Placidia
Tra i protagonisti della storia di Ravenna vi sono personalità incredibili, che hanno segnato la storia d’Italia e della nostra cultura.
La prima fu l’affascinante Galla Placidia la cui storia riecheggia ancora tra le vie di Ravenna. Questa donna giocò un ruolo molto importante nelle vicende del tardo impero: figlia, moglie e madre di imperatori, prese il controllo politico per anni, finché suo figlio, il futuro imperatore Valentiniano III, divenne adulto.
Cambiò l’assetto urbano della città commissionando il palazzo imperiale (probabilmente dove sarebbe stato edificato quello di Teodorico più tardi), la chiesa di San Giovanni Evangelista ed il suo mausoleo. Questo doveva trovarsi attaccato alla chiesa ora scomparsa di Santa Croce, decorato nello stile classico romano.
Arrivare al Mausoleo di Galla Placidia è una passeggiata dal centro storico di Ravenna. La semplicità della struttura esterna non lascia neppure immaginare la bellezza dei mosaici che sono custoditi al suo interno.
I mosaici del Mausoleo di Galla Placidia sono tra i più antichi di Ravenna e all’interno si respira un’aria davvero mistica. I mosaici rappresentano la vittoria della vita sulla morte, molto in tema con lo scopo funerario dell’edificio.
Il prezzo del biglietto al Mausoleo di Galla Placidia è di 9.50€ (biglietto cumulativo comprensivo di: S.Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano, San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Museo e Cappella Arcivescovile). Il Mausoleo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.
Se c’è una cosa che devi visitare a Ravenna… è questa!
Il mausoleo di Teodorico
Un altro monumento funebre importante è il mausoleo di Teodorico. La struttura si trova un po’ fuori dalla città, appena fuori dalle mura nella zona della Rocca Brancaleone, ma merita sicuramente merita una visita.
Fu costruito con pietra bianca e presenta i tipici motivi decorativi dell’influenza gota. Le pietre sono intagliate con segni geometrici, come quelle che praticavano sui gioielli e il tetto della costruzione è formato da una sola pietra monolitica, chiamata ingens saxum.
A Ravenna vi è anche la tomba del divino poeta Dante Alighieri che proprio qui visse i suoi ultimi anni e morì nel 1321. I suoi resti mortali sono conservati in un tempietto neoclassico presso la basilica di San Francesco.
Sant’Apollinare a Ravenna
Teodorico commissionò la chiesa di Sant’Apollinare, annessa al suo palazzo, e decorata con mosaici bellissimi che risentono di una forte influenza bizantina.
Il mosaico di Sant’Apollinare è diviso in tre livelli. Nella parte superiore, sopra alle finestre, ci sono storie della vita di Gesù, tra le finestre ci sono profeti e santi e sotto potrai ammirare a sinistra la rappresentazione del porto di Classe e a destra il palazzo di Teodorico.
I mosaici della basilica furono modificati dall’arcivescovo Agnello, sotto Giustiniano, che convertì la chiesa al culto cattolico (Teodorico era un seguace dell’arianesimo), e cancellò le figure tra le colonne della rappresentazione del palazzo, rimpiazzandole con alcune tende. Se fai attenzione potrai ancora notare parte delle mani e dei piedi delle figure che c’erano prima, inoltre aggiunse due processioni di Santi martiri e Sante vergini.
La prospettiva, i colori e le linee appaiono molto ingenui, ma l’effetto è molto suggestivo.
La chiesa di San Vitale e Sant’Apollinare in Classe
La chiesa di San Vitale a Ravenna è una di quelle bellezze che conoscono in tutto il mondo, e spesso ignorate proprio da noi italiani.
La struttura è stata commissionata dall’imperatore Giustiniano e costruita tra il 522 ed il 547. Rispetto agli altri edifici di questo periodo ha subito le influenze sia dell’architettura Romana che di quella Bizantina. La forma è ottagonale e la pianta mostra innumerevoli cappelle che si aprono come petali di un fiore. I mosaici sono così belli e ricchi con i loro colori vividi e lo sfondo dorato ti lascerà abbagliato.
I protagonisti di questo capolavoro sono Giustiniano, sua moglie Teodora e la corte, tutti raffigurati in una posa estremamente distaccata dalla realtà. Il presbiterio è decorato con storie dell’antico e del nuovo testamento, evangelisti e santi.
L’inclinazione all’astrazione è persino più evidente nella chiesa di Sant’Apollinare in Classe, fuori dalla città e vicino al mare. L’entrata è a pagamento ma vale davvero la pena: il mosaico è molto particolare e mostra l’avvenuto passaggio dall’arte romana a quella bizantina.
Devi inserirla per forza nella tua lista su cosa vedere a Ravenna!
Informazioni pratiche su Ravenna
Per ottimizzare le spese e vedere i monumenti più belli di Ravenna, ricordati che é possibile fare un biglietto combinato al prezzo di 9.50 euro per visitare il Museo Arcivescovile, Battistero Neoniano, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Basilica di San Vitale e Mausoleo di Galla Placidia.
Questa soluzione è più economica che visitare le singole attrazioni (biglietto ridotto al prezzo di 8.50 euro).
Come raggiungere Ravenna
I collegamenti più spediti per raggiungere Ravenna sono quelli stradali ed autostradali. Da Nord, Ravenna si raggiunge tramite l’autostrada A14 da Bologna dove confluiscono l’autostrada A1 del Sole, la A21 Torino-Piacenza e la A22 del Brennero.
Gli aeroporti di Bologna (G. Marconi), Forlì (G. Ridolfi), Rimini (Miramare) e Venezia (Marco Polo), sono collegati con le più importanti città italiane ed europee con servizi di linea e voli charter. Da Bologna si può raggiungere Ravenna in auto e in treno con tempi di percorrenza tra una e due ore; in auto da Venezia circa due ore, da Forlì e Rimini in meno di un’ora.
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Una risposta
Ho intenzione di visitare Ravenna molto probabilmente tra agosto e settembre 2023 ho intenzione di soggiornare in città per un paio di giorni e vorrei essere aiutato a trovare un B&B. mi puoi aiutare?